Laghi di Sibari, indagato sindaco di Cassano: “Ma io ho rispettato le leggi”

Laghi di Sibari

Il sindaco di Cassano all’Ionio (Cosenza), Gianni Papasso, interviene in merito ai reati contestatigli in riferimento alla questione del Canale Stombi, che hanno comportato la sua richiesta di rinvio a giudizio, insieme ad altre sette persone, da parte della magistratura.

“Come era prevedibile è stato chiesto il rinvio a giudizio. Per il dragaggio del canale – dice il sindaco – e per la navigabilità negli anni 2015/2017, mi viene contestata esclusivamente la scelta del contraente. In sostanza, viene contestata la convenzione che il comune di Cassano, nel luglio 2015, sottoscrisse con il consorzio di bonifica di Trebisacce”. “Convenzioni identiche – ha sottolineato Papasso – sono state sottoscritte e realizzate in tantissime parti d’Italia e non è successo niente, nessuno scandalo. Addirittura esiste un protocollo-accordo, sottoscritto nel 2010, tra Anci (associazione nazionale comuni italiani) ed Anbi (associazione nazionale bonifiche italiane), per favorire la collaborazione tra gli enti, proprio mediante convenzioni”. “Mi sono mosso e ho operato – ha affermato Papasso – nel rispetto delle leggi, delle regole e nell’ambito del suddetto protocollo. Ho cercato di soddisfare interessi generali e non certamente interessi particolari. L’unico obiettivo era e continua ad essere la navigabilità dello Stombi e, di conseguenza, il rilancio dell’importante complesso turistico dei Laghi di Sibari. Nessuno interesse economico e/o elettoralistico mi ha mai condizionato”. “La vicenda non mi distrae dall’impegno di sindaco e dai problemi della mia amata comunità. Il mio impegno per la soluzione della problematica dello Stombi e dei Laghi di Sibari – ha concluso Gianni Papasso – continuerà ancora con maggiore determinazione”.

“Come era prevedibile è stato chiesto il rinvio a giudizio. Per il dragaggio del canale – dice il sindaco – e per la navigabilità negli anni 2015/2017, mi viene contestata esclusivamente la scelta del contraente. In sostanza, viene contestata la convenzione che il comune di Cassano, nel luglio 2015, sottoscrisse con il consorzio di bonifica di Trebisacce”. “Convenzioni identiche – ha sottolineato Papasso – sono state sottoscritte e realizzate in tantissime parti d’Italia e non è successo niente, nessuno scandalo. Addirittura esiste un protocollo-accordo, sottoscritto nel 2010, tra Anci (associazione nazionale comuni italiani) ed Anbi (associazione nazionale bonifiche italiane), per favorire la collaborazione tra gli enti, proprio mediante convenzioni”. “Mi sono mosso e ho operato – ha affermato Papasso – nel rispetto delle leggi, delle regole e nell’ambito del suddetto protocollo. Ho cercato di soddisfare interessi generali e non certamente interessi particolari. L’unico obiettivo era e continua ad essere la navigabilità dello Stombi e, di conseguenza, il rilancio dell’importante complesso turistico dei Laghi di Sibari. Nessuno interesse economico e/o elettoralistico mi ha mai condizionato”. “La vicenda non mi distrae dall’impegno di sindaco e dai problemi della mia amata comunità. Il mio impegno per la soluzione della problematica dello Stombi e dei Laghi di Sibari – ha concluso Gianni Papasso – continuerà ancora con maggiore determinazione”.

Redazione Calabria 7

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