Il martellamento prodotto nel tempo ha ottenuto i suoi effetti.
E così dopo cinque anni di inattività, la stazione di Lamezia Terme-Sambiase, quella esistente all’interno della città della Piana sull’asse ferroviario Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale, potrà finalmente tornare a rivestire il ruolo di punto di riferimento per quei tanti cittadini che in tutto questo tempo ne hanno sofferto l’intollerabile e prolungata chiusura.
E così dopo cinque anni di inattività, la stazione di Lamezia Terme-Sambiase, quella esistente all’interno della città della Piana sull’asse ferroviario Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale, potrà finalmente tornare a rivestire il ruolo di punto di riferimento per quei tanti cittadini che in tutto questo tempo ne hanno sofferto l’intollerabile e prolungata chiusura.
E’ quanto riporta un post del deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele che ha piu volte sollecitato della questione l’assessore regionale alle infrastrutture Musmanno con il quale ha tenuto un fattivo confronto istituzionale costruttivo su problematiche importanti che, come tali, non hanno colore politico e perciò necessitano di una attenzione corale.
Nel caso di specie, a partire dal 2014, nella stazione di Lamezia Terme Sambiase, i treni non effettuano più fermate malgrado la stessa sia stata ristrutturata e messa in sicurezza già nel 2017 e sia idonea al servizio.
La mancata fermata penalizza studenti, lavoratori pendolari e cittadini in genere che hanno l’esigenza di spostarsi in città , recarsi nella stazione di Lamezia Terme centrale per proseguire il viaggio con treni a lunga percorrenza o raggiungere il polo ospedaliero e universitario catanzarese di Germaneto, o anche per connettersi con tratte restituite alla efficienza, vedi il collegamento con Tropea, il cui potenziamento potrà certamente avere utili ricadute sul comparto turistico.
La reintroduzione della fermata nella stazione di Lamezia Terme-Sambiase è dunque di fondamentale importanza nella economia del trasporto pubblico urbano e anche al nobile fine di ridurre l’inquinamento.
Basti pensare che il bacino di utenza della suddetta stazione è di circa 20000 cittadini, che non possono essere più penalizzati nell’utilizzo del trasporto pubblico locale.