Lamezia, entusiasmo per riapertura teatro ‘Grandinetti’

Una platea gremita in ogni ordine di posto ha salutato con calore la riapertura dello storico teatro cittadino fortemente voluta dalle tre associazioni culturali lametine AMA Calabria, I Vacantusi e teatrop che proporranno le loro stagioni teatrali. Una programmazione attenta, con una pluralità di proposte in linea con i maggiori teatri italiani e che, ad oggi costituisce una offerta culturale “unica” nell’intero territorio regionale riconfermando il ruolo primario che la città di Lamezia Terme ha sempre occupato in ambito teatrale.

I primi a salire sul palcoscenico del Teatro Grandinetti sono stati I Vacantusi con la loro ultima produzione La cameriera brillante di Carlo Goldoni, regia di Imma Guarasci. Una serata interamente gratuita che l’associazione teatrale lametina ha voluto regalare alla città celebrando il ritorno del teatro a Lamezia dopo un anno di esilio forzato nella città di Catanzaro.

I primi a salire sul palcoscenico del Teatro Grandinetti sono stati I Vacantusi con la loro ultima produzione La cameriera brillante di Carlo Goldoni, regia di Imma Guarasci. Una serata interamente gratuita che l’associazione teatrale lametina ha voluto regalare alla città celebrando il ritorno del teatro a Lamezia dopo un anno di esilio forzato nella città di Catanzaro.

Una bella e vivace commedia in costume ha trasportato il pubblico nella fascinosa atmosfera della Venezia settecentesca tra trine, merletti, parrucche, ventagli e minuetti. La scenografia cartonata ha disseminato lo spazio scenico di “segni” delimitando idealmente i vari ambienti e risolvendo il rapporto interno/esterno con leggere tende a filo in un continuum spaziale tra palcoscenico e backstage mentre un suggestivo effetto pittorico in bianco e nero incorniciava i personaggi nei loro costumi dai colori brillanti.

La commedia fa parte della cosiddetta riforma goldoniana basata sull’innovazione dei caratteri teatrali a discapito delle solite maschere che limitavano l’analisi psicologica e comportamentale del personaggio. In questo adattamento drammaturgico contemporaneo il testo è stato ridotto per renderlo più attuale e aderente all’interpretazione degli attori e alla fruizione degli spettatori mentre la messinscena è frutto di un laboratorio di Teatroterapia che ha rappresentato per I Vacantusi la possibilità di essere protagonisti di una commedia “meta-teatrale” e di lavorare individualmente sui propri personaggi superando i confini degli spazi convenzionali del palcoscenico.

La serata, condotta dal giornalista Luigi Grandinetti, dopo un breve saluto da parte dei sei candidati a sindaco della Città di Lamezia invitati a salire sul palcoscenico, è proseguita con il premio FITA Bronzi di Riace giunto alla sua V edizione e dedicato alle migliori compagnie amatoriali calabresi.

La cerimonia di consegna dei premi è avvenuta alla presenza dei vertici della FITA regionale Consolato Latella, Giuseppe Minniti e Michele Spataro. Premio speciale ai Bambini della Compagnia del Cucco di Mormanno e agli Amici del Musical di Pellaro. Premio regionale per il Miglior spettacolo in dialetto alla Compagnia di S. Costantino Calabro per lo spettacolo “Fumo negli occhi” ex aequo con la Compagnia “I Canaglioni” di Cassano per lo spettacolo “Viva la mamma”.

Premio Miglior attrice caratterista a Maddalena Molinaro di Quinta Scenica di Castrolibero per lo spettacolo “Come si rapina una banca”. Premio Miglior attore caratterista a Giuseppe Michienzi, Compagnia La Duna di Acconiaper lo spettacolo “Na vota ca sì e na vota ca no”. Due i riconoscimenti al Gruppo teatrale Ibaki di Mendicino per lo spettacolo “Il berretto a sonagli”: Miglior attore protagonista a Luigi Gaudio e Migliori costumi a Nataliya Kotsinska.

Sei i premi alla Compagnia teatrale I Vacantusi di Lamezia Terme per lo spettacolo La cameriera brillante: Miglior attrice non protagonista ad Angela Gaetano, Miglior attore non protagonista a Walter Vasta, Miglior attrice protagonista a Sabrina Pugliese ex aequo con Mariella Rotondaro della Compagnia del Cucco di Mormanno per lo spettacolo “In nome della madre”. I Vacantusi si sono anche aggiudicati i premi per la Miglior scenografia a Maria Faragò, la Miglior regia a Imma Guarasci e il premio come Miglior spettacolo.

Una serata all’insegna del sorriso e dell’allegria resa possibile grazie alla tenacia e alla perseveranza delle tre associazioni lametine che, pur nella diversità delle loro storie e dei loro percorsi artistici, hanno fortemente cercato, e trovato, una forma di collaborazione per addivenire ad un obiettivo comune: continuare ad offrire alla città di Lamezia Terme spettacoli dal vivo nell’ottica di una tradizione teatrale ormai consolidata e che ha sempre visto un pubblico attento ed esigente. Un pubblico per il quale il teatro è una scelta di “benessere” sociale, come è stato dimostrato dall’elevato numero di presenze nelle precorse stagioni, a testimonianza di un bisogno di incontrarsi, ritrovarsi, sentirsi una “comunità” anche nella condivisione di una esperienza “emozionale” quale può essere quella del teatro.

Redazione Calabria 7

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