Lamezia Terme, scoperto arsenale in casa di un usuraio (VIDEO)

Sette pistole, ordigni esplosivi,  esplosivo e 167.000 euro. C’era un vero arsenale d’armi a disposizione di Carmelo Furci, 48 anni, arrestato martedì scorso dalla Guardia di Finanza a Lamezia Terme, nell’ambito dell’operazione antiusura “Buitre Malo”.

Nel corso delle perquisizioni a carico del presunto usuraio, i finanzieri hanno individuato due appartamenti nella disponibilità dell’indagato, anche se formalmente non riconducibili a lui, all’interno dei quali sono state trovate le sette pistole, due revolver e cinque semiautomatiche, tutte perfettamente funzionanti e ben oleate, pronte all’uso. Tre avevano la matricola abrasa o punzonata, due, invece, sono risultate rubate, mentre e per altre due sono in corso gli accertamenti per stabilirne la provenienza. Sono stati rinvenuti anche dieci caricatori delle stesse armi con 645 munizioni di vario calibro. Uno degli appartamenti nella disponibilità dell’indagato era stato anche adibito a vero e proprio deposito di materiale esplosivo, in spregio di ogni elementare misura di sicurezza: le fiamme gialle, infatti, hanno ritrovato un ordigno costruito artigianalmente, di circa 1 kg, di elevata potenzialità, nonché sette quintali di artifizi pirotecnici di varia categoria, in parte anche clandestini, in quanto privi di etichettatura con le descrizioni normative e l’autorizzazione del ministero dell’interno.

Nel corso delle perquisizioni a carico del presunto usuraio, i finanzieri hanno individuato due appartamenti nella disponibilità dell’indagato, anche se formalmente non riconducibili a lui, all’interno dei quali sono state trovate le sette pistole, due revolver e cinque semiautomatiche, tutte perfettamente funzionanti e ben oleate, pronte all’uso. Tre avevano la matricola abrasa o punzonata, due, invece, sono risultate rubate, mentre e per altre due sono in corso gli accertamenti per stabilirne la provenienza. Sono stati rinvenuti anche dieci caricatori delle stesse armi con 645 munizioni di vario calibro. Uno degli appartamenti nella disponibilità dell’indagato era stato anche adibito a vero e proprio deposito di materiale esplosivo, in spregio di ogni elementare misura di sicurezza: le fiamme gialle, infatti, hanno ritrovato un ordigno costruito artigianalmente, di circa 1 kg, di elevata potenzialità, nonché sette quintali di artifizi pirotecnici di varia categoria, in parte anche clandestini, in quanto privi di etichettatura con le descrizioni normative e l’autorizzazione del ministero dell’interno.

Il materiale è stato immediatamente rimosso in quanto gravemente pericoloso per l’incolumità pubblica ed in particolare per gli abitanti del condominio. L’eventuale innesco dei predetti materiali avrebbe, infatti, arrecato gravi danni alle cose e soprattutto alle persone.

Ben nascosti in un’intercapedine di un mobile sono stati rinvenuti dai finanzieri lametini anche 167.000 euro in contanti, suddivisi in “mazzette” confezionate sottovuoto, verosimilmente provento del reato di usura. Furci è stato trovato in possesso anche di indumenti in dotazione alla polizia penitenziaria, sulla cui provenienza sono in corso indagini, per cui l’uomo, oltre che dei reati di usura ed estorsione, dovrà rispondere di detenzione abusiva di armi comuni da sparo, anche clandestine, ricettazione e detenzione illecita di materiali esplosivi ed esplodenti. Sulle pistole sequestrate saranno effettuate indagini balistiche per stabilire se con le stesse sono stati portati a termine altri delitti.

Redazione Calabria 7

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