“L’Amministrazione di Corigliano Rossano su piano spiaggia non sa di cosa parla”

Ernesto Rapani

«Pregevole l’interessamento dell’amministrazione comunale sul Piano Spiaggia e la volontà di “allineare” tutto il territorio. Al contempo, però, possiamo affermare che gli amministratori lavorano a testa in giù».

Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani interviene da “tecnico” sul Piano Spiaggia, di recente entrato nelle attenzioni dell’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano.«Il Piano Spiaggia – spiega Rapani – è un piano particolareggiato attuativo di uno strumento generale, quello che una volta era il Piano Regolatore Generale ed ora dovrebbe essere un Piano Strutturale Comunale. Nel caso di Corigliano Rossano se prima non si porta a compimento l’approvazione del Piano Strutturale Associato non è opportuno procedere alla redazione del Piano Strutturale Comunale, tutte pianificazioni propedeutiche al Piano Spiaggia. Ricordo a me stesso che la legge regionale, ad eccezione per alcune aree o zone omogenee, ha dichiarato decaduto il Piano Regolatore Generale, ragion per cui allo stato attuale solo parte del territorio è disciplinato. Sarebbe forse opportuno, in via prioritaria, dedicarsi all’approvazione del Piano Strutturale Associato della Sibaritide se si pensa di voler programmare seriamente lo sviluppo di una città e di un territorio. La programmazione strategica di un’area più vasta – sottolinea ancora il rappresentante del partito della Meloni – può essere assimilata da chi è a conoscenza di cosa dice e cosa fa, cosa significa e come dovrebbe avvenire lo sviluppo di un territorio. Se, di contro, non si ha contezza di ciò che sarebbe opportuno e necessario fare per programmare una parte di territorio, risulta difficile immaginare una programmazione finalizzata allo sviluppo di un’area più vasta». Tra gli indirizzi avviati dall’amministrazione «si parla di allineamento della linea del lungomare. Un’impresa certamente ardua – prosegue Rapani – se si considera che la linea di demarcazione demaniale è una spezzata e nulla si accenna o si propone su una eventuale sdemanializzazione delle aree che ormai hanno perso la demanialità per ovvi motivi. Solo così si potrebbe pensare ad un allineamento della linea del lungomare. Così come gli amministratori nulla dicono in merito al fenomeno dell’erosione costiera o alla classificazione di parte delle aree classificate d’eccellenza e per le quali non esistono neanche i servizi primari. Considerando la conoscenza della materia di questa amministrazione, c’è da augurarsi soltanto che non debbano essere i cittadini di Corigliano Rossano del futuro a dover pagarne le conseguenze».

Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani interviene da “tecnico” sul Piano Spiaggia, di recente entrato nelle attenzioni dell’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano.«Il Piano Spiaggia – spiega Rapani – è un piano particolareggiato attuativo di uno strumento generale, quello che una volta era il Piano Regolatore Generale ed ora dovrebbe essere un Piano Strutturale Comunale. Nel caso di Corigliano Rossano se prima non si porta a compimento l’approvazione del Piano Strutturale Associato non è opportuno procedere alla redazione del Piano Strutturale Comunale, tutte pianificazioni propedeutiche al Piano Spiaggia. Ricordo a me stesso che la legge regionale, ad eccezione per alcune aree o zone omogenee, ha dichiarato decaduto il Piano Regolatore Generale, ragion per cui allo stato attuale solo parte del territorio è disciplinato. Sarebbe forse opportuno, in via prioritaria, dedicarsi all’approvazione del Piano Strutturale Associato della Sibaritide se si pensa di voler programmare seriamente lo sviluppo di una città e di un territorio. La programmazione strategica di un’area più vasta – sottolinea ancora il rappresentante del partito della Meloni – può essere assimilata da chi è a conoscenza di cosa dice e cosa fa, cosa significa e come dovrebbe avvenire lo sviluppo di un territorio. Se, di contro, non si ha contezza di ciò che sarebbe opportuno e necessario fare per programmare una parte di territorio, risulta difficile immaginare una programmazione finalizzata allo sviluppo di un’area più vasta». Tra gli indirizzi avviati dall’amministrazione «si parla di allineamento della linea del lungomare. Un’impresa certamente ardua – prosegue Rapani – se si considera che la linea di demarcazione demaniale è una spezzata e nulla si accenna o si propone su una eventuale sdemanializzazione delle aree che ormai hanno perso la demanialità per ovvi motivi. Solo così si potrebbe pensare ad un allineamento della linea del lungomare. Così come gli amministratori nulla dicono in merito al fenomeno dell’erosione costiera o alla classificazione di parte delle aree classificate d’eccellenza e per le quali non esistono neanche i servizi primari. Considerando la conoscenza della materia di questa amministrazione, c’è da augurarsi soltanto che non debbano essere i cittadini di Corigliano Rossano del futuro a dover pagarne le conseguenze».

Redazione Calabria 7

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