L’antiriciclaggio indaga su Max Allegri, operazioni sospette in odore di ‘ndrangheta

La Banca d’Italia avrebbe ricevuto delle segnalazioni sospette sull'allenatore della Juve, collegate al mondo del gioco d’azzardo

In attesa della nuova stagione e del ritorno sulla panchina della Juve, Massimiliano Allegri deve vedersela con un altro avversario, la Banca d’Italia. Secondo  il quotidiano, La Verità, sono partite numerose segnalazioni per pagamenti dall’estero, in particolar modo da una società maltese accusata di raccolta illecita di giocate e di rapporti con la ‘ndrangheta. Ignoto il tema delle giocate – non si sa se siano legate al calcio – ma le segnalazioni accendono i riflettori su un protagonista della nostra Serie A.

Secondo i primi accertamenti, a destare maggiore sospetto sarebbero alcuni versamenti effettuati sul conto corrente dell’allenatore della Juventus, da parte di una società maltese che sembrerebbe legata ad un imprenditore sotto inchiesta per truffa aggravata, evasione ed addirittura rapporti con la ‘ndrangheta. Massimiliano Allegri avrebbe ricevuto 7 bonifici dal 2018 al 2021, ma sarebbe stato all’oscuro dei fatti riguardanti la società maltese. Ai primi bonifici, sempre secondo “La Verità”, andrebbero aggiunti anche ulteriori versamenti provenienti da una società slovena che gestirebbe hotel e casinò.

Secondo i primi accertamenti, a destare maggiore sospetto sarebbero alcuni versamenti effettuati sul conto corrente dell’allenatore della Juventus, da parte di una società maltese che sembrerebbe legata ad un imprenditore sotto inchiesta per truffa aggravata, evasione ed addirittura rapporti con la ‘ndrangheta. Massimiliano Allegri avrebbe ricevuto 7 bonifici dal 2018 al 2021, ma sarebbe stato all’oscuro dei fatti riguardanti la società maltese. Ai primi bonifici, sempre secondo “La Verità”, andrebbero aggiunti anche ulteriori versamenti provenienti da una società slovena che gestirebbe hotel e casinò.

La risposta del mister

Nel corso della mattinata, Massimiliano Allegri ha deciso di rilasciare delle brevi dichiarazioni sull’articolo pubblicato da “La Verità”, facendo così chiarezza sul caso. “Mi dichiaro del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare”, ha subito dichiarato il tecnico, che ha poi concluso: “Sono allo stesso modo estraneo da qualsiasi operazione che abbia violato la normativa sull’antiriciclaggio”.

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