Pasquale Barbaro, arrestato il 3 maggio scorso insieme a Giovanni Luca Nirta, si è consegnato poco fa alla caserma dei carabinieri di Platì. Lo ha reso noto il giornalista Klaus Davi che solo pochi giorni fa aveva diffuso un appello (video al link https://www.facebook.com/watch/?v=789697775922246) rivolto al giovane latitante platiese affinché si consegnasse al più presto alle forze dell’ordine. Entrambi i soggetti, legati alle consorterie criminali del reggino, sono accusati di estorsione con il metodo mafioso.
La denuncia partita da un avvocato
La denuncia partita da un avvocato
La Procura di Reggio Calabria ha accusato Nirta dopo che un legale con studio a Locri ha presentato denuncia nei riguardi del presunto boss. Nel verbale agli atti, l’avvocato di Locri denuncia i Nirta per avergli intimato la consegna di un milione di euro in occasione di un incontro avvenuto a Locri nel suo studio cui erano presenti Nirta ed il genero Barbaro minacciando, riporta l’ordinanza del fermo, ritorsioni fisiche e professionali in caso di rifiuto.
Si precisa che la foto inizialmente diramata ritraeva erroneamente un soggetto estraneo alle vicende narrate.