Avrebbe agevolato la latitanza di Domenico Bonavota, ritenuto il capo dell’ala militare dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio. Con l’accusa di favoreggiamento personale aggravato dalle modalità mafiose Antonino Ruggiero, 23 anni di Sant’Onofrio, era stato arrestato lo scorso 6 agosto, il giorno in cui i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia hanno fatto irruzione in un appartamento nel centro abitato del paese ai piedi di Vibo Valentia catturando il boss latitante dal novembre del 2018. A poco più di un mese da quel blitz il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Giosuè Monardo e Sergio Rotundo, ha annullato l’ordinanza emessa dal gip nei confronti del giovane di Sant’Onofrio per assenza di gravità indiziaria. Ruggiero è dunque tornato in libertà senza alcuna misura cautelare. (mi.fa.)