Damiana Riverso e Mimmo Famularo – L’aula bunker c’è ed è pronta per ospitare il maxi processo alla ‘ndrangheta vibonese. Ciò che manca è un’adeguata pianta organica: tante inchieste, pochi giudici per trasformare in processi e mandarli avanti. Nell’area industriale di Lamezia Terme arriva il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che non si sottrae alla domanda sulla carenza di gip e gup nel Distretto giudiziario di Catanzaro. Un allarme lanciato in occasione delle audizioni della Commissione parlamentare antimafia soprattutto dal procuratore di Vibo Camillo Falvo. “Il cammino – afferma – è sempre lungo, ma posso dire che da quando sono ministro c’è stato un ampliamento della pianta organica che porta in questo Distretto 22 magistrati in più. Abbiamo lavorato anche sul personale amministrativo, se non ricordo male parliamo, da quando sono ministro, di 150 unità in più. Chiaramente, c’è tanto da fare, però c’è l’impegno a far sentire in questa terra che lo Stato c’è in un settore così delicato come quello della giustizia”. La pianta organica dei magistrati del Distretto è stata aumentata di 14 unità mentre sono 8 i magistrati che operano nella cosiddetta ‘pianta organica flessibile’ ma tutto ciò rischia di essere insufficiente alla luce della grande mole di lavoro che attende gli uffici giudiziari calabresi.
Il sopralluogo di Bonafede nell’aula bunker
Il sopralluogo di Bonafede nell’aula bunker
Segnali importanti arrivano comunque dalla realizzazione dell’aula bunker in tempi record. Bonafede è atterrato a Lamezia Terme per il sopralluogo alla futuristica struttura ubicata proprio nell’area ex Sir a metà strada tra Lamezia e Vibo. Al sopralluogo con il ministro Bonafede hanno partecipato anche il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, il procuratore generale facente funzioni di Catanzaro, Beniamino Calabrese, il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, presente anche il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. Al termine, Bonafede ha consegnato simbolicamente a Introcaso le chiavi in oro della struttura che ospita l’aula bunker. “La risposta è nei fatti. A luglio 2020 abbiamo firmato il protocollo d’intesa e adesso, a distanza di 5 mesi, l’aula bunker è praticamente pronta. Parliamo – ha spiegato Bonafede – di un’aula bunker della capienza di circa un migliaio di persone, in distanziamento anti Covid. Con orgoglio possiamo dire che è un momento in cui – ha aggiunto il ministro della Giustizia – le istituzioni dimostrano che quando c’è la volontà di portare avanti un progetto per realizzarlo quel progetto viene realizzato in tempi rapidi, ma anche in tempi difficili perché in un periodo come quello che stiamo vivendo il fatto che la pubblica amministrazione abbia portato avanti un progetto come questo così ambizioso e in tempi rapidi è un segnale generale molto importante”.
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