Lavoro, Biondo: “Regione approvi legge per i precari”

“La storicizzazione delle risorse per i Lavoratori socialmente utili e quelli di pubblica utilità da parte della Regione, per quanto sia un’operazione dovuta e di competenza regionale, è un fatto positivo ma già acquisito da tempo.  Adesso è giunto il momento che la Regione Calabria traduca in fatti concreti quanto prodotto dal Tavolo tecnico con il sindacato, dando vita ad un legge regionale finalizzata ad avanzare al Governo nazionale una proposta di stabilizzazione definitiva di questi lavoratori, all’interno di un quadro di efficiente mobilità fra enti e valorizzazione di queste professionalità che, in questi anni, hanno fatto camminare la macchina burocratica di numerosissimi enti locali calabresi”. Sono parole di Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria.

“Al Governo nazionale – aggiunge – allo stesso tempo, chiediamo di dare seguito agli impegni presi con la Legge di bilancio sul finire dello scorso anno, sull’onda delle forti proteste di piazza dei lavoratori precari calabresi e dei Sindacati confederali, che prevedono l’avvio di un tavolo di confronto presso il ministero della Funzione pubblica finalizzato a trovare la via corretta per arrivare alla stabilizzazione di questi lavoratori. A tutti, infine, vorremmo ricordare – conclude Biondo – che la scadenza del 31 ottobre si sta avvicinando e, se non si dovessero trovare le soluzioni adeguate e sperate, per oltre 4000 lavoratori calabresi si aprirebbe, nuovamente, lo spettro del disagio occupazionale.

“Al Governo nazionale – aggiunge – allo stesso tempo, chiediamo di dare seguito agli impegni presi con la Legge di bilancio sul finire dello scorso anno, sull’onda delle forti proteste di piazza dei lavoratori precari calabresi e dei Sindacati confederali, che prevedono l’avvio di un tavolo di confronto presso il ministero della Funzione pubblica finalizzato a trovare la via corretta per arrivare alla stabilizzazione di questi lavoratori. A tutti, infine, vorremmo ricordare – conclude Biondo – che la scadenza del 31 ottobre si sta avvicinando e, se non si dovessero trovare le soluzioni adeguate e sperate, per oltre 4000 lavoratori calabresi si aprirebbe, nuovamente, lo spettro del disagio occupazionale.

Soprattutto per questo, quindi, chiediamo al governo nazionale di intervenire nei tempi utili per evitare l’esplosione di nuove tensioni sociali sul territorio calabrese”.

Redazione Calabria 7

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