Lavoro, Cisal FPC: “Concentrarsi su tema del precariato”

Assistenti sociali Pon

“Sono passati sette lunghissimi mesi e a nulla sono serviti i solleciti trasmessi dalla scrivente O.S. e gli appelli accorati sulla stampa per discutere sulla situazione dei lavoratori stabilizzati in Calabria Lavoro. In Consiglio Regionale si sta assistendo ad un vivace dibattito tra “maggioranza” e “opposizione” su tematiche afferenti al “precariato istituzionalizzato” strettamente legato all’attuazione completa della L.R.1/2014 cosi come emendata dalla L.R.12/2014. Dibattito condivisibile perché è uno dei momenti più alti della “politica” che, senza distinzione di partiti e colori, si cimenta nella difesa dei lavoratori che non hanno visto riconoscersi dei diritti”. Lo scrive Gianluca Perisco della Cisal FPC.

“Come O.S. non possiamo che auspicare che venga concluso il procedimento in tempi rapidissimi con la “condivisione” unanime di Giunta e Consiglio, ma non possiamo abbandonare i tavoli aperti per le altre situazioni che rimangono aperte e che tanto disagio stanno creando tra i lavoratori e le loro famiglie. Non possiamo che riferirci al bacino dei lavoratori della ex “L.R..28/2008 e 8/2010” appartenenti alla L.R.1/2014 e transitati nei ruoli di Calabria Lavoro nonché ai lavoratori della L.R.15/2008 che attendono di essere stabilizzati presso l’ente utilizzatore (L’ASP di Vibo Valentia) che, in queste settimane bandisce concorsi rivolti all’esterno non tenendo conto dei “Profili Professionali” dei lavoratori inseriti, tra l’altro, a pieno titolo nelle “linee guida” per la redazione del “Piano Triennale del Fabbisogno” e saltando in modo netto il principio sancito dall’art.2 della L.R.1/2014 in materia di “Procedure di Stabilizzazione” del personale inserito nella “Graduatoria Regionale” ai sensi della citata Legge.

“Come O.S. non possiamo che auspicare che venga concluso il procedimento in tempi rapidissimi con la “condivisione” unanime di Giunta e Consiglio, ma non possiamo abbandonare i tavoli aperti per le altre situazioni che rimangono aperte e che tanto disagio stanno creando tra i lavoratori e le loro famiglie. Non possiamo che riferirci al bacino dei lavoratori della ex “L.R..28/2008 e 8/2010” appartenenti alla L.R.1/2014 e transitati nei ruoli di Calabria Lavoro nonché ai lavoratori della L.R.15/2008 che attendono di essere stabilizzati presso l’ente utilizzatore (L’ASP di Vibo Valentia) che, in queste settimane bandisce concorsi rivolti all’esterno non tenendo conto dei “Profili Professionali” dei lavoratori inseriti, tra l’altro, a pieno titolo nelle “linee guida” per la redazione del “Piano Triennale del Fabbisogno” e saltando in modo netto il principio sancito dall’art.2 della L.R.1/2014 in materia di “Procedure di Stabilizzazione” del personale inserito nella “Graduatoria Regionale” ai sensi della citata Legge.

Probabilmente Caro Presidente occorrerà concentrarsi anche su questi temi, non è possibile che venga approvata la L.R.29/2019 per la “Storicizzazione delle Risorse” del precariato con il riconoscimento di una premialità per gli Enti che utilizzano questi lavoratori e gli Enti territoriali non ne tengono conto e procedono in modo opposto agli atti di programmazione che hanno redatto. Non è più possibile che come O.S. dobbiamo utilizzare i canali di “stampa” dopo aver chiesto inutilmente con diverse note incontri congiunti con le altre OO.SS. per discutere sui lavoratori di “Calabria Lavoro” dopo che lo scorso 31/12/2018 in base ai tavoli tecnici con le OO.SS. e all’accordo del 20/11/2018 si è proceduto alla sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato nei ruoli di Azienda Calabria Lavoro e, sulla base di un programma illustrato alle OO.SS. si doveva procedere ad una serie di passaggi fondamentali al fine di migliorare la condizione lavorativa di questi lavoratori, che ancora ad oggi sono a 18 ore condizione non più tollerabile soprattutto per le famiglie monoreddito. In Consiglio Regionale, come già citato, Lei ha fatto un passaggio dedicato a questi lavoratori nel momento in cui ha ammesso che “occorre migliorare la condizione lavorativa” , quindi ne conviene che occorre parlare urgentemente di “aumento delle ore” e attivare alcuni passaggi fondamentali riconosciuti dai diritti dei lavoratori non sono stati effettuati a cominciare dalla verifica e definizione della posizione CONTRIBUTIVA considerato la natura del CCNL “Funzioni Locali” applicata agli stessi. In secondo luogo, occorre precisare che in ossequio alla modifica della L.R. 5/2001 avvenuta con L.R. 52/2018 era previsto che venissero fatti una serie di passaggi per definire in modo “compiuto” il loro utilizzo all’interno dell’Ente Regione e soprattutto il riconoscimento reale e concreto dell’appartenenza degli stessi ad una P.A. considerato che il Programma di Stabilizzazione avviato era indirizzato in modo puntuale dalle normative Nazionali e Regionali verso una P.A, ed oggi, alcuni di loro risultano in utilizzo in Comuni e ASP in regime di proroga con le vecchie convenzioni senza avere neanche la possibilità di usufruire degli istituti dalla “mobilità” previsti dall’art. 30 del D.lgs .165/2001 e,s.m.e,i

Per quanto sopra, rimanendo convinti che anche da parte dell’intera Giunta Regionale e del Consiglio è avvertita la necessità di chiarire e procedere per il bene dei lavoratori vs una direzione precisa, riteniamo indispensabile che sia convocato in tempi rapidissimi una tavolo urgente con tutte le OO.SS.”.

Redazione Calabria 7

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