Avis e dipartimento Salute della Regione Calabria, insieme al fine di “sensibilizzare sulla donazione di sangue nel periodo estivo”. Si è svolta stamattina nella sala oro della Cittadella a Catanzaro una conferenza stampa nel corso della quale è stata anche tracciata la situazione in Calabria sulla raccolta del prezioso liquido. Non solo, visto che, durante l’incontro con i giornalisti, infatti, ci si è soffermati sulle principali difficoltà legale alla raccolta di sangue: il Covid, che “ha messo in crisi tutto il sistema”, e la “carenza di personale”.
“Regione autosufficiente”
“Regione autosufficiente”
“La Regione Calabria – ha affermato Liliana Rizzo, responsabile del Centro regionale sangue – è una regione autosufficiente in termini di sangue ed emocomponenti già dagli anni 2000, grazie soprattutto all’apporto notevole e all’impegno delle associazioni dei donatori di sangue”.
I numeri
Per quel che riguarda i numeri, Rizzo ha evidenziato che “abbiamo una raccolta intorno alle 75.000 unità di sangue all’anno e con fabbisogno intorno alle 70mila anche se negli ultimi anni effettivamente il fabbisogno – in linea con tutte le altre regioni d’Italia – è aumentato perché c’è stato un incremento delle patologie croniche. Nonostante tutte le difficoltà che stiamo attraversando – soprattutto negli ultimi anni, dovute alla pandemia – riusciamo a garantire le terapie trasfusionali ai soggetti cronici e le attività chirurgiche”. Rizzo, inoltre, ha rivolto un accorato appello, affinché i giovani “si avvicinino alla donazione”.
Lo scopo dell’incontro
“Questo incontro – ha detto Franco Rizzuti, presidente regionale Avis – vuole semplicemente rappresentare un po’ più ampiamento quella che è una campagna avviata da circa dieci giorni. Abbiamo davanti a noi una situazione estremamente difficile, in primis per la forte incidenza di casi Covid che sta riducendo notevolmente le raccolte. Molti non riescono ad andare in ospedale perché hanno paura di una possibile infezione. Noi ce la stiamo mettendo tutta, collaborando il più possibile con i centri trasfusionali per rispondere alle loro esigenze specifiche più o meno quotidiane. Contiamo di proseguire su questa strada tenendo conto che per il solo periodo estivo abbiamo una media di 60-70 raccolte al mese, ovviamente in tutta la regione, e questo vale per giugno, luglio, agosto, settembre. L’impegno – ha concluso Rizzuti – c’è tutto, per fortuna alle raccolte ordinarie se ne aggiunge anche qualche straordinaria”.