Lei il legale del boss di Zungri si sarebbe data da fare per aiutare il suo assistito ad eludere le attività investigative dopo l’omicidio di Raffaele Fiammingo, avvenuto a Spilinga il 9 luglio 2003. Su preciso mandato di Giuseppe Antonio Accorinti al momento del fatto sottoposto alla misura cautelare in carcere, l’avvocato Daniela Garisto, tra il 5 e il 7 agosto 2019 in contatto con il boss con un cellulare che il detenuto possedeva ed utilizzava illegalmente all’interno del carcere, avrebbe consegnato a Domenico Cichello, esponente di rilievo della consorteria mafiosa di Accorinti e suo braccio destro, l’imbasciata di avvicinare un consulente di parte per fargli dichiarare il falso. E’ quanto emerge dal blitz antimafia “Maestrale 2”, che ha portato a 81 arresti e a 84 misure cautelari.
La manomissione della perizia
La manomissione della perizia
L’obiettivo era quello di integrare un elaborato tecnico già predisposto e depositato in sede di riesame al Tdl di Catanzaro, attestando che la voce delle dichiarazioni autoaccusatorie captate il 12 luglio 2023 all’interno della Golf di Accorinti, non corrispondesse alla sua. La Dda contesta all’avvocato, indagato a piede libero, il favoreggiamento personale in concorso con Cichello, aggravato dalle modalità mafiose: avrebbero agevolato e rafforzare il sodalizio ‘ndranghetistico di Zungri, agendo nella piena consapevolezza del ruolo verticistico rivestito, depistando la Dda sul coinvolgimento del capo locale nell’omicidio, contribuendo a garantire l’impunità ai vertici della consorteria.
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