Le mani della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, riconosciuta l’associazione mafiosa: condanne fino a 20 anni

L’inchiesta aveva portato il 17 febbraio scorso all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale di oltre sessanta persone
'ndrangheta anzio nettuno

Riconosciuta l’associazione di tipo mafioso nelle condanne con rito abbreviato nel procedimento sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, litorale romano. L’inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò con i pm Giovanni Musarò, Francesco Minisci e Alessandra Fini, aveva portato il 17 febbraio scorso all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale di oltre sessanta persone.

Ai vertici dei due distinti gruppi criminali – riporta l’Adnkronos – distaccamenti delle ‘ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, e di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, c’erano Giacomo Madaffari, Davide Perronace e Bruno Gallace. In seguito all’inchiesta della Procura capitolina, lo scorso novembre si era proceduto allo scioglimenti dei comuni di Anzio e Nettuno. Il gup, con la sentenza emessa oggi nell’aula bunker di Rebibbia, che ha visto il riconoscimento del 416bis, ha condannato a 20 anni tra gli altri, Bruno Gallace, Vincenzo Italiano, Gregorio Spanò e Fabrizio Schinzari e ha rinviato a giudizio un’altra trentina di imputati, tra cui Madaffari, che hanno scelto il rito ordinario.

Ai vertici dei due distinti gruppi criminali – riporta l’Adnkronos – distaccamenti delle ‘ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, e di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, c’erano Giacomo Madaffari, Davide Perronace e Bruno Gallace. In seguito all’inchiesta della Procura capitolina, lo scorso novembre si era proceduto allo scioglimenti dei comuni di Anzio e Nettuno. Il gup, con la sentenza emessa oggi nell’aula bunker di Rebibbia, che ha visto il riconoscimento del 416bis, ha condannato a 20 anni tra gli altri, Bruno Gallace, Vincenzo Italiano, Gregorio Spanò e Fabrizio Schinzari e ha rinviato a giudizio un’altra trentina di imputati, tra cui Madaffari, che hanno scelto il rito ordinario.

Le indagini

In base a quanto emerso dalle indagini, i clan della ‘ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano, e per rafforzare il proprio potere sfruttavano la consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e smaltimento dei rifiuti. Gli accertamenti avevano consentito di ricostruire fra l’altro l’importazione di 258 chili di cocaina avvenuta nella primavera 2018, tramite un narcotrafficante colombiano, disciolta nel carbone e poi estratta all’interno di un laboratorio allestito a sud della Capitale.

La ‘ndrina aveva anche in progetto di acquistare e importare da Panama circa 500 chili di cocaina nascosti a bordo di un veliero che in origine veniva utilizzato per regate transoceaniche. L’operazione però saltò quando gli arrestati vennero a conoscenza delle indagini proprio nei loro confronti. Nel processo si sono costituite parti civili la Regione Lazio e l’associazione ‘Antonino Caponnetto’.

LEGGI ANCHE | Infiltrazioni della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, chieste condanne per oltre 370 anni in abbreviato

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Disposto il divieto di avvicinamento alla struttura. Le condotte sarebbero state rivolte anche nei confronti di bambini affetti da maggiori problematiche e difficoltà
L'operazione aveva portato all’applicazione di 41 custodie cautelari in carcere e 15 misure degli arresti domiciliari oltre al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 250 milioni
A giudizio del presidente della Regione Calabria, "il Pnrr ha riempito di risorse solo un piatto della bilancia"
L'esponente della Lega sarà nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia
"Quali sono gli assessori che hanno fallito e quali sono i motivi del fallimento? Chi governa l’agenda politica del sindaco Fiorita?" chiedono ancora una volta i rappresentanti di 'Rinascita'
Nel corso delle attività, sequestrati 148 apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica. Inoltre, scoperti 8 centri clandestini di raccolta delle scommesse e denunciati 66 soggetti all’autorità giudiziaria
"L’importante è tornare a dare ai cittadini del nostro quartiere quantomeno i servizi essenziali" ha detto l'ex parlamentare socialista
Annullati alcuni impegni, comprese le udienze in programma giovedì e venerdì
Il ragazzo che ha perso la vita è stato colpito da un pesante carico. Per lui non c'è stato nulla da fare
Furono identificati e denunciati. Il gup, in giudizio abbreviato, ha inflitto pene dai dieci mesi a un anno e 40 giorni agli imputati
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved