Le Muse, la musica unisce popoli e culture

“Le Muse –Laboratorio delle Arti e delle Lettere” omaggia la musica e lo fa in occasione della Giornata Nazionale della Musica in Archivio di Stato. Un evento importante con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali che a Reggio Calabria, continua il nostro protocollo di intesa con Le Muse ha dichiarato la direttrice Maria Fortunata Minasi; una manifestazione che ricorda un evento nato in Francia, grazie ad un’iniziativa del Ministero della Cultura francese dell’epoca guidato da Jack Lang e che porta ancora oggi, a livello europeo un messaggio senza tempo mediato da suoni, melodie ed anche per l’occasione fonti storiche. Siamo per una nuova politica culturale – ha continuato – la Minasi e, oggi 21 giugno è il giorno del solstizio d’estate, una notte molto particolare per i riti pagani, una notte che richiama l’antica tradizione delle feste di San Giovanni.

L’Archivio custodisce documenti molto importanti: il più antico è del 1400, ovvero una pergamena dove si evince un contratto che “Donna Iolanda di Reggio Calabria” fa ad un cantore ed ancora spartiti musicali anche in pergamene dal 1600 al 1900, canti in onore al re o cartelle per le spese per le bande musicali, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Consolazione, nostra patrona. Giuseppe Livoti in qualità di presidente del sodalizio delle Muse e di critico d’arte, si è soffermato sul senso dell’arte e della musica non solo presentando le opere di artisti reggini quali Cristina Benedetto, Francesco Logoteta, Rossella Marra, Adele Leanza, Santina Milardi che hanno rievocato miti degli anni sessanta tra pittura e scultura, ma, anche si è soffermato sul padre dell’astrattismo Kandinskij.

L’Archivio custodisce documenti molto importanti: il più antico è del 1400, ovvero una pergamena dove si evince un contratto che “Donna Iolanda di Reggio Calabria” fa ad un cantore ed ancora spartiti musicali anche in pergamene dal 1600 al 1900, canti in onore al re o cartelle per le spese per le bande musicali, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Consolazione, nostra patrona. Giuseppe Livoti in qualità di presidente del sodalizio delle Muse e di critico d’arte, si è soffermato sul senso dell’arte e della musica non solo presentando le opere di artisti reggini quali Cristina Benedetto, Francesco Logoteta, Rossella Marra, Adele Leanza, Santina Milardi che hanno rievocato miti degli anni sessanta tra pittura e scultura, ma, anche si è soffermato sul padre dell’astrattismo Kandinskij.

Un autore che è stato influenzato dalla musica non solo perché pittore, ma anche perché violoncellista di successo che lo ha condotto a trattare i suoi dipinti come una sinfonia, acquarelli – ricorda Livoti- come uno spartito, e quindi se si parlasse di musica, si potrebbe usare per ben rappresentare le sue –improvvisazioni acquarellate in un “crescendo” ed in un “diminuendo”, che lo conducono a trasformare la tela in una vera sinfonia. Una serata che ha visto la presenza importante del Coro Giovanile Laudamus, realtà costruita nel tempo dal Maestro Enza Cuzzola che ha ricreato due momenti ben distinti, collegati alla musica di tradizione e popolare a brani a più voci che hanno descritto l’universo femminile da Mia Martini alla Mannoia attraverso varie distribuzioni vocali e colori musicali definiti dall’attento Maestro Fabio Migiano.

Paola Abenavoli, come critica cinematografica ha ricordato un periodo d’oro del cinema ovvero, le commedie musicali degli gli anni ‘50, ‘60: “Cantando sotto la pioggia”, film del 1952 diretto da Stanley Donen e Gene Kelly, interpretato dallo stesso Gene Kelly, Donald O’Connor e Debbie Reynolds, ambientato alla fine degli anni venti, rappresenta il passaggio dal cinema muto al sonoro o ancora “Mamma Mia!” film del 2008 è adattamento cinematografico dell’omonimo musical, basato sulle musiche del gruppo svedese ABBA, scritto da Catherine Johnson e diretto da Phyllida Lloyd, diventato in Gran Bretagna il DVD più venduto di tutti i tempi, con più di 5 milioni di copie al suo attivo coniugando storia, musica e coreografia.

Infine il saluto nel corso della serata della presidente Adisco Franca Arena Tuccio e della past president Fidapa di Rc Titti Strano, concordi nel ribadire che la musica unisce e crea armonia anche tra le varie realtà culturali del territorio proponendo un feedback utile alla crescita umana e sociale della città di Reggio Calabria.

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