di Danilo Colacino – Lega, lo slogan è virale tanto da meritarsi una maglietta dedicata: più Giorgetti (il Giancarlo viceré del partito) e meno Giuseppi (inteso naturalmente come il Premier Conte, chiamato così per errore dal presidente americano Donald Trump in un recente messaggio comunque pieno di complimenti rivolti al ‘collega’ nell’auspicio che tornasse presto al suo posto ai tempi della crisi di Governo).
Una t-shirt divenuta una sorta di feticcio (o di simbolo, fate voi), che anche il responsabile della Lega di Vibo Valentia, l’ex questore Angelo Carlutti, ha tenuto in mano accanto al per così dire protagonista della dedica. Sì, proprio lui, quel Giorgetti, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che a Pontida pare abbia accolto molto bene i leghisti calabresi con tanto di foto e post social a riprova di stima e affetto.
Una t-shirt divenuta una sorta di feticcio (o di simbolo, fate voi), che anche il responsabile della Lega di Vibo Valentia, l’ex questore Angelo Carlutti, ha tenuto in mano accanto al per così dire protagonista della dedica. Sì, proprio lui, quel Giorgetti, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che a Pontida pare abbia accolto molto bene i leghisti calabresi con tanto di foto e post social a riprova di stima e affetto.
Fin qui tutto normale, però. All’ormai notissima festa del Carroccio è logico attendersi che tutti i membri del partito si radunino per celebrare il loro Natale Pagano. Meno normale, invece, il silenzio della Lega riguardo alle Regionali in Calabria. D’accordo gli aspetti più importanti da curare, vale a dire la gestione della delicata fase post affondamento dell’esecutivo gialloverde, ma se in Emilia Romagna e Umbria la Lega ha già mostrato di avere le idee chiare, in terra calabra non pare avere una strategia altrettanto strutturata. Anzi.. Chissà magari sta preparando la mossa a sorpresa, ma fatto sta che il tempo stringe e quindi sarebbe meglio i leader leghisti prestassero attenzione a un antichissimo adagio di queste parti: “Fino a quando il medico studia, il malato se ne va”.