di Danilo Colacino – Non ci fu complotto contro l’attuale sindaco di Napoli – ma all’epoca dei fatti che stiamo, molto sommariamente per ripercorrere, pubblico ministero a Catanzaro – Luigi de Magistris. E non è un parere giornalistico, da editoriale appunto.
E’ un pronunciamento del Supremo Consesso giudiziario italiano, la Cassazione. Una Corte che ha sancito come le avocazioni delle inchieste Why Not e Poseidone furono legittime. Nessun complotto ai danni del Pm partenopeo, dunque. Nessuna pesante influenza massonica o di altro potere occulto, capace di ‘esautorare’ il magistrato a difesa di non meglio precisati interessi e di – chiamamoli così – imputati eccellenti. Fra questi il noto e stimato penalista catanzarese, ma in passato anche uomo politico di caratura nazionale, Giancarlo Pittelli.
E’ un pronunciamento del Supremo Consesso giudiziario italiano, la Cassazione. Una Corte che ha sancito come le avocazioni delle inchieste Why Not e Poseidone furono legittime. Nessun complotto ai danni del Pm partenopeo, dunque. Nessuna pesante influenza massonica o di altro potere occulto, capace di ‘esautorare’ il magistrato a difesa di non meglio precisati interessi e di – chiamamoli così – imputati eccellenti. Fra questi il noto e stimato penalista catanzarese, ma in passato anche uomo politico di caratura nazionale, Giancarlo Pittelli.
Un avvocato che sul suo profilo Facebook ha sparato a palle incatenate contro l’ormai ex togato, che come premesso lo accusò di reati di una certa gravità, definendolo ancora una volta, come aveva fatto in un libro, un ‘pubblico mistero’. Non ci pare quindi di dover aggiungere altro, se non rimarcare il dolore raccontato da Pittelli stesso per l’onta temporaneamente subita e poi cancellata dai giudici di legittimità del più alto grado di giudizio.