“La macchina del processo penale versa in una condizione drammatica. I meccanismi processuali sono farraginosi e spesso privi di logica sistematica a causa delle tante riforme emergenziali che nei decenni sono intervenute sempre per restringere le garanzie, così togliendo effettività al rito accusatorio”. È quanto afferma il presidente dell’Unione delle Camere Penali, Gian Domenico Caiazza, proclamando l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 29, 30, 31 marzo 2021.
“Alla crisi di sistema – continua – si aggiunge oggi la drammaticità della pandemia con tutte le difficoltà che la accompagnano: strutture sovente fatiscenti, personale di cancelleria in smart working, generale inadeguatezza dei provvedimenti assunti per l’operatività dei singoli uffici giudiziari. La Magistratura italiana sta attraversando una grave crisi di autorevolezza e si sta rivelando incapace di affrontare i veri nodi che sottendono alla ‘vicenda Palamara’. L’Associazione Nazionale Magistrati appare più interessata a mostrare come il problema si riduca alle ‘mele marce’ anziché a elaborare una seria riflessione sul sistema di potere costruito negli ultimi vent’anni, che ha trasformato i meccanismi di indipendenza del governo della Magistratura in autoreferenzialità correntizie”.
“Alla crisi di sistema – continua – si aggiunge oggi la drammaticità della pandemia con tutte le difficoltà che la accompagnano: strutture sovente fatiscenti, personale di cancelleria in smart working, generale inadeguatezza dei provvedimenti assunti per l’operatività dei singoli uffici giudiziari. La Magistratura italiana sta attraversando una grave crisi di autorevolezza e si sta rivelando incapace di affrontare i veri nodi che sottendono alla ‘vicenda Palamara’. L’Associazione Nazionale Magistrati appare più interessata a mostrare come il problema si riduca alle ‘mele marce’ anziché a elaborare una seria riflessione sul sistema di potere costruito negli ultimi vent’anni, che ha trasformato i meccanismi di indipendenza del governo della Magistratura in autoreferenzialità correntizie”.