“E’ evidente ormai a tutti che l’esperienza di governo regionale e’ arrivata a una sorta di capolinea politico”. Lo dice Carlo Guccione, consigliere regionale, secondo il quale “al di la’ delle vicende giudiziarie, questa stagione di governo del centrosinistra rischia di trascinarsi inutilmente per i prossimi mesi.
Di fatto la Calabria non e’ governata. Ne sono un esempio – dice ancora – la questione rifiuti, dove addirittura siamo costretti a trasportarli fuori regione e all’estero; la mancata scissione di Ferrovie della Calabria; l’irrisolto problema di Sorical che ormai ci trasciniamo da anni senza chiudere la vicenda della liquidazione della società; la crisi strutturale del Porto di Gioia Tauro. Sono solo alcuni esempi che dimostrano come ormai sia chiara la necessita’ di dare una svolta.
Di fatto la Calabria non e’ governata. Ne sono un esempio – dice ancora – la questione rifiuti, dove addirittura siamo costretti a trasportarli fuori regione e all’estero; la mancata scissione di Ferrovie della Calabria; l’irrisolto problema di Sorical che ormai ci trasciniamo da anni senza chiudere la vicenda della liquidazione della società; la crisi strutturale del Porto di Gioia Tauro. Sono solo alcuni esempi che dimostrano come ormai sia chiara la necessita’ di dare una svolta.
Mi ero permesso di proporre la necessita’ di introdurre la nomina di un vicepresidente politico, mettendo cosi’ insieme tecnici e politici per cercare di dare un’accelerazione al processo di governo, recuperare i ritardi e avere una maggiore presenza sui territori e un’interlocuzione istituzionale con le amministrazioni locali.
La mia posizione politica – spiega – e’ stata sempre ancorata ad affrontare le questioni e l’ho fatto anche da posizioni diverse con l’attuale amministrazione regionale. I fatti, ahimè, mi hanno dato ragione. Ecco perché sono convinto che sia necessario chiudere e ridare la parola ai calabresi. Trascinare stancamente questa situazione di governo, rischia di favorire – conclude – solo coloro i quali sono impegnati a chiudere qualche interesse di parte”.