(A.O.) – Ad un mese circa dalla morte del giovane Sergio Mirante la comunità di Sellia Marina (Cz) è ancora molto scossa. Non ci si capacita di come cose del genere possano accadere e di quanto transitoria possa essere la vita. Un concetto che troppo spesso si dimentica e che Don Giuseppe Cosentino, parroco selliese, ha voluto ricordare in una lettera indirizzata a Sergione ed a tutti i ragazzi che se ne sono andati troppo presto. Il messaggio recita così: «Caro amico Sergio,
Mi rivolgo a te e tramite te saluto, ricordo e prego per tutti i giovani della nostra comunità che ci hanno lasciati in modo tragico o per malattie.
Mi rivolgo a te e tramite te saluto, ricordo e prego per tutti i giovani della nostra comunità che ci hanno lasciati in modo tragico o per malattie.
Tu, insieme agli altri ci avete ricordato che il meraviglioso dono della vita è un soffio e che l’esistenza terrena è l’unico regalo che non riceveremo una seconda volta… che coincidenza: è stato proprio questo il tema del Grest estivo di quest’anno!
La vita terrena per me è sempre stata considerata come il tempo del fidanzamento. La morte potrebbe sembrare strano senza la fede, ma da uomo di fede è il matrimonio tra la nostra anima (sposa) e Gesù (sposo). Nel tempo della vita o fidanzato, siamo chiamati tutti a conoscere, ad innamorarci e ad amare Cristo sposo, avendo come desiderio o meta, l’incontro definitivo con Lui, il nostro sposalizio nel cielo.
Dal primo momento della tua morte e, riflettendo sui tanti giovani della nostra comunità che come te prematuramente hanno lasciato questa vita terrena, è scattato in me un rafforzamento del dono della fede, della speranza e della carità e ti dico grazie, vi dico grazie. La fede (totale abbandonato della nostra volontà nella volontà di Dio, come un bambino appena nato in braccia alla sua mamma), la speranza, (il desiderio, la forza di vivere, nonostante le mille prove, per incontrare alla fine dei nostri giorni la gioia senza tramonto, Cristo Signore) e la Carità, l’Amore cioè il dono totale di sé agli altri… e allora Amiamo-ci.
Grazie Signore per avermi fatto incontrare nel pellegrinaggio della mia vita te amico Sergio e tutti voi, giovani della nostra parrocchia che ora godete della beata visione del volto di Dio, per questo grande insegnamento: la vita è un soffio Amiamoci, perché seminando Amore riceveremo in cambio felicità».