Si chiama Giandavide De Pau, il 51enne, italiano fermato questa mattina perché sospettato del triplice femminicidio in Prati. De Pau, scrive il quotidiano ‘la Repubblica’, era l’autista di Michele Senese, nonché suo guardaspalle, è attualmente in Questura dove gli investigatori lo stanno sottoponendo da ore a un serratissimo interrogatorio.
Decisivo il contributo del supertestimone
Decisivo il contributo del supertestimone
“Loro sanno qualcosa”. È stato un testimone a mettere i pm romani sulla pista giusta, una strada che arriva fino ai due fratelli cubani e da lì al presunto assassino. Ieri infatti, mentre gli uomini della mobile continuavano a paragonare i fotogrammi acquisiti dalle telecamere di sicurezza delle case delle vittime e dai commercianti del quartiere Prati, gli investigatori hanno raccolto una testimonianza che adombrava sospetti sulla persona fermata poi dalla squadra mobile.
Il racconto del testimone ha tracciato un collegamento tra De Pau e la ragazza cubana che ieri sera si è presentata in questura dopo aver saputo che gli agenti della squadra mobile la stavano cercando e avevano accompagnato il fratello negli uffici di San Vitale per essere ascoltato. La ragazza aveva raccontato di aver trascorso la notte con un uomo che le aveva detto di aver ucciso tre donne. Dalla testimonianza dei due cubani gli agenti sono risaliti al sospettato, rintracciandolo in un appartamento della periferia di Primavalle, non troppo distante da dove sono avvenuti i tre femminicidi. Sul citofono di via Durazzo 38, dove è stata uccisa Martha Castano Torres, la polizia aveva trovato alcune impronte. Ma le tracce dell’assassino sono in diversi altro oggetti dei due appartamenti di Prati.
Chi è Giandavide De Pau
Il signor De Pau non è un cittadino come tanti. In passato è stato l’autista del boss Michele Senese, tra i suoi più fidati collaboratori. Attivo nel narcotraffico che guadagna tra le piazze di spaccio al Tiburtino, San Basilio e a Tivoli, era stato arrestato il 1 dicembre del 2020 insieme ad altre 27 persone accusate a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso. In un filmato agli atti dell’operazione un tempo nota come Mafia Capitale, De Pau – riporta ancora ‘la Repubblica’ – accompagna, il 30 aprile 2013, Michele Senese ad un incontro con Massimo Carminati al bar tavola calda La piazzetta, dietro Corso Francia
Il nome di De Pau compare anche nell’operazione Alba Tulipano, quella che aveva assestato un duro colpo al clan Senese. Arrestato due anni fa, successivamente Giandavide De Pau è tornato in libertà. E adesso è sospettato di un triplice omicidio.
Questore: “Cittadini possono stare tranquilli”
“In merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che sta portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l’Arma dei carabinieri, seguendo le indicazioni della procura della Repubblica. Per dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il procuratore Lo Voi con il quale siamo costantemente in contatto per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il pm titolare, insieme al capo della Squadra Mobile”.
Così in una nota il questore di Roma, Mario Della Cioppa. “Quale autorità Provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza – aggiunge Della Cioppa -, posso assicurare che al momento la situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare ad essere più tranquilla, perché altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno. Al momento opportuno, gli organi investigativi e la procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose”.
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