di Mimmo Famularo – Fallimentare come tutte le altre riforme pensate e attuate negli ultimi trenta anni. Cuno Tarfusser, già vice presidente della Corte penale internazionale dell’Aia e attuale sostituto procuratore generale alla Corte d’appello di Milano, usa una metafora per “bocciare” la tanto dibattuta, discussa e discutibile riforma Cartabia. “In realtà – spiega in un’intervista esclusiva rilasciata a Calabria7 – è una riforma che non esiste perché è un’altra pezza che si mette, come succede da 30 anni, a un sistema giudiziario fallimentare e sfilacciato. E’ come un vestito fuori moda in cui continuamente si mettono delle toppe fino a che non cade a pezzi ma il problema è che sta già cadendo a pezzi”. Tarfusser è stato l’ospite d’eccezione per l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’istituto di Criminologia di Vibo, un’autentica eccellenza guidata dal rettore Saverio Fortunato. L’ex vice presidente della Corte penale internazionale dell’Aia ha tenuto una lectio magistralis affrontando diverse tematiche. “Trovo allucinante – sottolinea – che in un paese come l’Italia sia in vigore ancora un codice penale del 1930 e un ordinamento giudiziario del 1941. Tutti regi decreti firmati da Mussolini e dal re. Io non capisco come il Legislatore non si vergogni di questa cosa. La riforma Cartabia, come la pseudo riforma Bonafede e come le altre pseudo riforme precedenti sono tutte toppe a un vestito che è del 1930”.
La ‘ndrangheta e il “negazionismo” europeo
La ‘ndrangheta e il “negazionismo” europeo
Idee piuttosto chiare anche sul fronte del contrasto sovranazionale alle mafie e, in particolare, alla ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale più pericolosa e pervasiva non solo in Italia ma anche in Europa. Tarfusser loda la legislazione antimafia italiana all’avanguardia nel mondo e spiega perché non viene applicata in ambito comunitario. “E’ uno dei problemi della poca visione unitaria europea per cui se si dovesse pensare a contrastare le mafie sotto il profilo normativo in termini più ampi ci sarà sempre qualcuno che direbbe che la ‘ndrangheta in Germania non esiste mentre è esattamente il contrario. Il problema si porrà tra dieci o quindici anni quando i politici o i partiti che oggi negano l’esistenza stessa del fenomeno se ne saranno ormai andati”. Per Tarfusser bisogna ricreare l’Europa. “E’ necessario sconfiggere questi sovranismi che imperversano non solo in Italia, ma anche in Francia e Austria, che stanno crescendo in Germania e Svezia, per ripartire dalla quella concezione europea che c’era agli inizi degli anni novanta subito dopo il crollo dei regimi comunisti”.