Libera: “Fuori indagati e condannati dalla corsa elettorale”

“Siamo convinti che non basta esporre fuori dal palazzo comunale targhe con la scritta ‘Qui la ‘ndrangheta non entra’, oppure durante, la campagna elettorale, gridare slogan del tipo ‘non vogliamo i voti dai mafiosi’. Per tale motivo, chiediamo con forza un passo indietro degli eventuali indagati e condannati e un allontanamento dalle liste di quei candidati che abbiano avuto rapporti diretti e indiretti con la ‘ndrangheta e il malaffare per evitare il pericolo di contaminazioni e collusioni con la politica e la futura amministrazione”. È quanto chiede il coordinamento vibonese di Libera in vista delle prossime elezioni amministrative (20 e 21 settembre). “Sappiamo bene che un’indagine aperta non è una condanna – continua – ma in nome della trasparenza e della responsabilità politica, che richiedono rappresentanti di indubbia e specchiata moralità, e rispetto al rischio di un ulteriore scioglimento per infiltrazioni mafiose, chiediamo un cambio di passo forte e senza compromessi, ricordandoci che la vera rivoluzione si fa nelle urne”.

“Una nuova relazione tra istituzioni locali e cittadini che si poggia sulla convinzione che un’amministrazione per adempiere fino in fondo il proprio compito non deve solo occuparsi della sistemazione di strade o marciapiedi ma deve impegnarsi, concretamente, a far nascere e crescere una comunità“.

“Una nuova relazione tra istituzioni locali e cittadini che si poggia sulla convinzione che un’amministrazione per adempiere fino in fondo il proprio compito non deve solo occuparsi della sistemazione di strade o marciapiedi ma deve impegnarsi, concretamente, a far nascere e crescere una comunità“.

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