Sono iniziati i lavori del Consiglio regionale, chiamato ad affrontare 10 punti all’ordine del giorno in una seduta che arriva all’indomani dell’inchiesta “Libro Nero” che ha coinvolto anche due consiglieri. Nella seduta, che sarà l’ultima prima della pausa ferragostana, in particolare, saranno esaminate due proposte di legge statutaria, tre proposte di legge e cinque proposte di provvedimento amministrativo.
“L’Assemblea legislativa regionale intende rilanciare con forza, attraverso ogni utile iniziativa, la centralità della questione morale e della lotta alla ‘ndrangheta che devono costantemente essere i punti di riferimento di qualsiasi percorso politico-istituzionale venga intrapreso in Calabria”.
“L’Assemblea legislativa regionale intende rilanciare con forza, attraverso ogni utile iniziativa, la centralità della questione morale e della lotta alla ‘ndrangheta che devono costantemente essere i punti di riferimento di qualsiasi percorso politico-istituzionale venga intrapreso in Calabria”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, in apertura dei lavori della seduta odierna, in un intervento relativo all’inchiesta della Dda di Reggio Calabria “Libro Nero” che, ieri, ha coinvolto due consiglieri regionali, Alessandro Nicolò (FdI) e Sebi Romeo (Pd).
Irto ha reso noto che i lavori consiliari sono stati “preceduti una lunga riunione della Conferenza dei capigruppo, allargata all’Ufficio di presidenza e al presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta, e alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione. Nel corso della Conferenza si è preso atto di quanto accaduto nella giornata di ieri, con riferimento all’indagine della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha riguardato anche due consiglieri regionali. Trovo doveroso – ha aggiunto Irto – informare i colleghi, i cittadini calabresi tramite gli organi di informazione e la diretta streaming, delle valutazioni espresse all’esito della Conferenza dei capigruppo”. Irto ha quindi letto un intervento nel quale si specifica che “il Consiglio regionale della Calabria esprime piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che operano quotidianamente con coraggio e facendo ronde all’esiguità delle risorse disponibili, per l’affermazione del principio di legalità e per il contrasto alle organizzazioni mafiose che condizionano le libertà democratiche ed economiche dei cittadini.
La lotta alla ‘ndrangheta, alle cui vittime è solennemente dedicata quest’aula, deve proseguire e rafforzarsi, attraverso un impegno che tutte le istituzioni, a cominciare dal Parlamento democraticamente eletto dai calabresi, hanno il dovere di portare avanti con determinazione e senza sconti. Auguriamo, ai consiglieri regionali coinvolti nelle indagini, di chiarire la loro posizione e dimostrare l’estraneità agli addebiti loro mossi. Il Consiglio regionale ripudia con forza la ‘ndrangheta e ogni altra forma di criminalità, comune e organizzata, che mina la convivenza civile nella nostra regione, impedisce il libero esercizio dei diritti, e inquina il tessuto produttivo locale”. Irto ha quindi concluso: “L’Assemblea legislativa regionale intende rilanciare con forza, attraverso ogni utile iniziativa, la centralità della questione morale e della lotta alla ‘ndrangheta che devono costantemente essere i punti di riferimento di qualsiasi percorso politico-istituzionale venga intrapreso in Calabria”.
Redazione Calabria 7