(D.C.) – Lungomare ancora ‘incerottato’ dopo la bufera dei giorni scorsi. L’inizio del weekend ne mostra infatti il volto parzialmente sfigurato. Il riferimento è ad esempio a pezzi di muretto, sovrastanti il famoso mosaico Mendini, crepati o addirittura in alcuni punti divelti dalla furia delle onde ‘gonfiate’ dalla tempesta.
Ma si prosegue con gli splendidi e pesantissimi arredi in pietra della bellissima terrazza Matteo Saliceti (giovane purtroppo prematuramente scomparso, vittima di un brutto male, a cui la struttura è dedicata) sballottati e rannicchiati come fossero fuscelli o roba vecchia da gettare via.
Ma si prosegue con gli splendidi e pesantissimi arredi in pietra della bellissima terrazza Matteo Saliceti (giovane purtroppo prematuramente scomparso, vittima di un brutto male, a cui la struttura è dedicata) sballottati e rannicchiati come fossero fuscelli o roba vecchia da gettare via.
E che dire poi degli accumuli di sabbia, sparsa persino sulla strada o ammassata lungo i punti di accesso alla spiaggia o dello sbocco nello Jonio della Fiumarella completamente coperto dall’impetuoso ‘rimescolamento’ dell’arenile per concludere, infine, con il blackout che ha ‘oscurato’ consistente parte del lungomare.
Questo, insomma, il bilancio di un ‘tifone’ che ha sconquassato la Marina, sferzandola per diverse ore, ma non creando ulteriori e più gravi danni oltre a quelli riferiti. Dato molto significativo considerata la portata del fenomeno.