di Gabriella Passariello- Distrazione di fondi regionali, trasferimento della titolarità di un immobile da una società in dissesto economico ad un’altra, un terreno a Stalettì, nel Catanzarese, avente come dominus sempre la stessa persona. Tutto documentato in un’informativa scottante depositata in Procura dal Nucleo di Polizia economico finanziaria di Catanzaro e confluita negli atti con cui il Tribunale di Vibo Valentia ha accolto la richiesta della Dda guidata da Nicola Gratteri di rimandare Giancarlo Pittelli in carcere, aggravando la misura cautelare in atto (LEGGI QUI).
Si indaga per bancarotta fraudolenta
Si indaga per bancarotta fraudolenta
Carteggio in cui si chiede alla Procura di verificare l’esistenza dell’ipotesi di bancarotta fraudolenta nei confronti dell’ex parlamentare di Forza Italia, imputato in Rinascita Scott, indagato in Malapigna e sotto inchiesta per riciclaggio sull’affare dei diamanti (LEGGI QUI). Dall’informativa emerge che Pittelli, già socio della A. T. Alberghiera Turistica srl (le cui quote sarebbero state formalmente cedute ad un membro della sua famiglia, pur rimanendo il penalista socio ed amministratore di fatto della struttura societaria) a partire dal 2018, avrebbe distratto una somma cospicua alla Regione Calabria. Si parla di oltre un milione di euro sottratto all’Ente, privato della possibilità di rivalersi sul terreno censito al catasto del Comune di Stalettì, frazione di Copanello, l’unico bene, quindi, sul quale il creditore avrebbe potuto esercitare l’azione restitutoria per soddisfare l’ingente debito scaturito da un finanziamento pubblico, finalizzato alla realizzazione del villaggio turistico nella stessa località balneare, percepito dalla società di Pittelli senza tuttavia realizzare alcuna opera. In particolare le acquisizioni investigative in atti avrebbero evidenziato, in base a quanto riportato nella richiesta di aggravio di pena, vergata dal pm Annamaria Frustaci, che inizialmente tramite la A. T. Alberghiera, sarebbe stato richiesto e ottenuto un finanziamento pubblico, previsto nel Por Calabria 2000-2006, per la realizzazione di una struttura ricettiva nel Comune di Stalettì, per complessivi 4.402.431,49 di cui, 880.486,29 euro effettivamente percepiti, successivamente sarebbe stata disposta la revoca del contributo, visto che la struttura recettiva non è stata realizzata.
Depositata istanza di dichiarazione di fallimento della società di Pittelli
L’importo percepito di 880.486,29 euro non sarebbe stato restituito e l’agente di riscossione della provincia di Catanzaro iscrive a carico della A. T. Alberghiera Turistica l’importo complessivo di 1.036.699,10, interessi moratori compresi. Si tratta, precisa la Dda di ipotesi di malversazione di denaro pubblico oggi prescritte, perché risalenti al 2005, ma le ulteriori distrazioni volte a trasferire la titolarità dell’ immobile di Stalettì, dalla società A. T. Alberghiera Turistica alla società Sarusi srl, risalgono al 2018. La Sarusi srl riconducibile a Pittelli, costituita il primo giugno 2018, avrebbe acquistato il terreno a Stalettì il 29 ottobre 2018. Pittelli avrebbe continuato “a far leva sulla reiterata e singolare inerzia della P. A. nel non richiedere tempestivamente il pagamento del proprio credito: si tratta di un credito liquido, esigibile e non prescritto, che nonostante la revoca del finanziamento e l’ingiunzione di pagamento del 2016, ad oggi risulta non pagato, mantenendo la A. T. srl in uno stato di perdurante insolvenza e di voluta inattività preordinata ad ottenere la cancellazione della società. Ragion per cui in data 9 novembre 2021 la Procura ha depositato istanza di dichiarazione di fallimento della società A. T. Alberghiera Turistica, trasmessa al Tribunale il 19 novembre 2021”.
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