L’INPS di Catanzaro e la miopia ai tempi del Coronavirus

Reddito di Cittadinanza

“Due genitori quasi novantenni: papá disabile certificato con ridotte capacità motorie e mamma completamente allettata dopo delicato intervento chirurgico.

Sospesa ogni tipo di assistenza sanitaria a domicilio (tranne un’ora a settimana con due eroiche infermiere), inutile attesa della visita del geriatra da circa un mese. Una figlia costretta a richiedere il congedo dal proprio posto di lavoro per sostenere i genitori. Normale, direbbe qualcuno. Non per l’INPS di Catanzaro, che rigettando tale richiesta di congedo, pone in una situazione di sofferenza e sconforto l’intera famiglia catanzarese, protagonista di questa triste vicenda. Eppure, la signora aveva prodotto tutta la documentazione richiesta, senza tralasciare nessun particolare.

Sospesa ogni tipo di assistenza sanitaria a domicilio (tranne un’ora a settimana con due eroiche infermiere), inutile attesa della visita del geriatra da circa un mese. Una figlia costretta a richiedere il congedo dal proprio posto di lavoro per sostenere i genitori. Normale, direbbe qualcuno. Non per l’INPS di Catanzaro, che rigettando tale richiesta di congedo, pone in una situazione di sofferenza e sconforto l’intera famiglia catanzarese, protagonista di questa triste vicenda. Eppure, la signora aveva prodotto tutta la documentazione richiesta, senza tralasciare nessun particolare.

Ciò che lascia letteralmente basiti, però, è la motivazione comunicata dallo stesso Istituto: “La mamma allettata h24 può essere assistita dal coniuge”. Peccato che il marito, ottantotto anni, risulti disabile e incapace di muoversi liberamente, e per il tipo di assistenza richiesta è impossibilitato a svolgere qualsiasi funzione (anche le più semplici). La signora si trova di fronte a un bivio: lasciare gli anziani genitori e metterne a rischio la loro incolumità (anche per la delicatezza del suo lavoro in una struttura sanitaria, che la costringerebbe a isolarsi per intere giornate) oppure intraprendere una battaglia legale contro l’INPS che, in un momento così delicato, avrebbe potuto analizzare con più attenzione l’intera vicenda.

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