La Commissione per la Protezione dei Dati (dpc) irlandese ha multato TikTok per 345 milioni di euro, sul periodo tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020, “in relazione al trattamento dei dati personali relativi agli utenti minori”. È questo il risultato di un’indagine condotta sul celebre social network, molto diffuso tra giovani e giovanissimi. Ora, in base alla decisione finale comunicata dall’Authority irlandese, TikTok deve “rendere conforme il proprio trattamento dati entro il termine di tre mesi dalla data in cui la decisione stata notificata”. Ma l’azienda ha fatto sapere di star valutando “i prossimi passi”, ovvero l’opportunità di ricorrere contro il provvedimento.
La risposta di TikTok
La risposta di TikTok
Pronta la risposta di TikTok: “Pur rispettando l’autorità della dpc, non siamo d’accordo sulla decisione, in particolare sull’importo della sanzione. Le criticità sollevate dall’autorità irlandese si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa” spiega un portavoce del social. “Ci impegniamo costantemente rafforzare la privacy e la sicurezza degli utenti e a fornire trasparenza. Le questioni a cui fa riferimento questa decisione sono ampiamente datate e abbiamo già risolto molte di quelle sollevate, attraverso cambiamenti proattivi implementati ancora prima che l’indagine avesse inizio” ribadisce poi TikTok.
Le modifiche per rafforzare la privacy degli utenti più giovani
“Abbiamo inoltre implementato – prosegue TikTok in una nota – altre modifiche cruciali per rafforzare ulteriormente la privacy degli utenti più giovani: abbiamo limitato le opzioni relative a chi può commentare un video creato da utenti fra i 13 e i 15 anni, offrendo soltanto la scelta tra ‘Amici’ o ‘Nessuno’ ed eliminando l’opzione ‘Tutti’; abbiamo modificato le impostazioni delle funzioni ‘Duetto’ e ‘Stitch’ in modo tale che nessuno possa utilizzarle su TikTok con contenuti creati sotto i 16 anni (tra i 16 e i 17 anni, l’impostazione predefinita di queste funzioni è ‘Amici’); abbiamo reso ‘Off’ l’impostazione predefinita per ‘Suggerisci il tuo account ad altri’ per gli utenti fra i 13 e i 15 anni”. Conclude il social network: “Alla fine di questo mese inizieremo inoltre ad attivare un nuovo flusso per la registrazione di account di utenti tra i 16 e i 17 anni, che verranno preselezionati come ‘privati’”.
La decisione dell’Authority irlandese è stata sottoposta alle altre “consorelle” europee e da Berlino è arrivata la richiesta di includere un’ulteriore constatazione di violazione del principio di equità per quanto riguarda i “dark pattern”, ovvero quelle interfacce e quei percorsi di navigazione progettati per influenzare l’utente, affinché intraprenda azioni inconsapevoli o non desiderate – e potenzialmente dannose dal punto della privacy del singolo – ma favorevoli all’interesse della piattaforma o del gestore del servizio.