La decisione sulla partecipazione del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Emilia Romagna ed in Calabria sarà presa dagli iscritti con il voto sulla Piattaforma Rosseau. Lo annuncia il blog del Movimento.
“Ci siamo confrontati – si afferma -. Abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme. È quindi il momento di chiederci se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali. Per questo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria”.
“Ci siamo confrontati – si afferma -. Abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme. È quindi il momento di chiederci se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali. Per questo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria”.
Le votazioni si apriranno alle 12 di domani, giovedì 21 novembre, e si chiuderanno alle 20.
“Il voto online di domani che Luigi Di Maio ha chiesto agli iscritti sulla piattaforma mortifica noi parlamentari ed il lavoro che abbiamo fatto nell’affannosa ricerca di un candidato autorevole da candidare alla presidenza”.
Massimo Misiti, deputato calabrese del Movimento Cinquestelle, non usa mezze misure nello stigmatizzare la decisione di ricorrere al voto online per stabilire se M5s debba o meno presentarsi con propri candidati alle regionali in Calabria e in Emilia Romagna.
“Diciamolo con estrema franchezza: stiamo attraversando un momento difficile. Un periodo di crisi d’identità – continua il deputato – che ha reso complicato individuare una figura di spicco capace, in Calabria, di interpretare lo spirito e le idee del Movimento. Ora che ci siamo riusciti, delegare agli iscritti di tutta Italia una decisione politica di questa valenza relativa al nostro territorio, equivale a disconoscere il ruolo che gli stessi iscritti e gli elettori calabresi ci hanno attribuito nel momento in cui hanno deciso di mandarci in Parlamento come loro portavoce. È inammissibile pensare che chi non abita in Calabria, chi non conosce la nostra realtà possa decidere, con un voto online, se si possa o meno partecipare alle consultazioni amministrative. Abbiamo il dovere di partecipare alla competizione elettorale calabrese, anche se questo significa rischiare qualcosa. Le battaglie vanno combattute, se si crede in quello per cui si combatte. Altrimenti si rischia di passare per codardi. E noi non lo siamo”.