A vedere la scena è stato un vigilante che stava lavorando nella zona di lungomare Canepa, in zona San Benigno, all’altezza di varco Etiopia. Una donna, evidentemente alterata, che cammina verso la Sopraelevata. L’uomo cerca di fermarla, le chiede se ha bisogno di aiuto ma lei si allontana. A un certo punto, però, una volta sul ponte Elicoidale, scavalca la ringhiera e si lancia nel vuoto. Così è stato lo stesso vigilante a chiamare i soccorsi, intorno alle due della notte fra sabato e domenica: l’ambulanza l’ha portata in codice rosso a San Martino, dove è ricoverata in Rianimazione.
Sul posto è arrivata anche la polizia, che ha parlato con il compagno della 33enne. E’ stato lui a raccontare di una lite in macchina, e della decisione di lei di scendere e allontanarsi. Gli agenti hanno controllato se ci siano state in passato denunce o segnalazioni per gesti violenti o maltrattamenti, ma ogni ricerca ha dato esito negativo. Al momento, quindi, l’ipotesi più accreditata resta quella del gesto volontario, anche se le indagini sull’episodio continuano.
Sul posto è arrivata anche la polizia, che ha parlato con il compagno della 33enne. E’ stato lui a raccontare di una lite in macchina, e della decisione di lei di scendere e allontanarsi. Gli agenti hanno controllato se ci siano state in passato denunce o segnalazioni per gesti violenti o maltrattamenti, ma ogni ricerca ha dato esito negativo. Al momento, quindi, l’ipotesi più accreditata resta quella del gesto volontario, anche se le indagini sull’episodio continuano.