In una missiva indirizzata ai consiglieri e al presidente del Consiglio regionale della Calabria i sindacati CGIL, CISL e UIL rappresentati rispettivamente dai segretari Sposato, Russo e Biondo, comunicano il ritiro dei propri membri dall’Osservatorio regionale contro le discriminazioni sul luogo di lavoro. “Con la presente – scrivono i sindacati in una nota congiunta – si conferma la mancata condivisione da parte nostra, nel metodo e nel merito, del modo in cui il Consiglio Regionale sta procedendo nell’applicazione della legge istitutiva dell’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Le procedure messe in atto confermano, infatti, il mancato coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori maggiormente rappresentative nella elaborazione delle linee guida per le attività dell’Osservatorio. Inoltre, riteniamo che un organismo che dovrebbe essere super partes e operare all’insegna del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti presenti, dovrebbe decidere nel proprio ambito a chi affidare la Presidenza dell’organismo stesso, secondo le modalità della partecipazione democratica e non in base a una decisione politica calata dall’alto”.
Formalizato il ritiro dei rappresentanti sindacali dall’Osservatorio
Formalizato il ritiro dei rappresentanti sindacali dall’Osservatorio
“Comunichiamo, pertanto, che non aderiremo alla convocazione della prossima riunione anche in considerazione che, per le finalità per le quali è stato istituito il detto Osservatorio, esiste già il “Comitato Regionale di Coordinamento sicurezza nei luoghi di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n.81, art. 7 del 9/4/2008, e del D.P.C.M. del 21/12/2007, e per come previsto dalla D.G.R. n. 852 del 29/12/2010. Inoltre, relativamente alle questioni afferenti le pari opportunità e la vigilanza del principio di non discriminazione, la Legge 125/1991 e il D. Lgs. n.198/2006 rinviano tali compiti e funzioni alla Consigliera di pari opportunità. Infine, in considerazione e in conseguenza di quanto sopra espresso, formalizziamo il ritiro dei nostri Rappresentanti nell’Osservatorio, già in precedenza designati, i quali – concludono CGIL, CISL e UIL Calabria – non dovranno essere più considerati componenti dell’organismo in questione”.