Lo spettro del “Dottor Morte” in una struttura socio-sanitaria, riesumati 16 cadaveri

Il sospetto è che un dipendente della struttura abbia ucciso almeno sedici pazienti e, per scoprire come siano andate le cose, è stato deciso di riesumare i loro resti
hospice foggia

Lo spettro di un “Dottor Morte” aleggia su un hospice di Fogggia. Il sospetto è che un dipendente della struttura abbia ucciso almeno sedici pazienti e per scoprire come siano andate le cose è stato deciso di riesumare i loro resti. I periti nominati dalla procura del capoluogo pugliese dovranno cercare tracce di Midazolan e in che concentrazione.  Ma non solo: dovranno fare “ogni indagine necessaria” per chiarire le responsabilità di un infermiere di 55 anni di Terramaggiore.

Il documento

Il documento

Nel documento con cui il magistrato ha attribuito l’incarico, si chiede agli esperti forensi di stabilire “l’epoca, le cause e i mezzi che hanno provocato la morte” dei pazienti. Intanto i familiari delle presunte vittime del ‘Dottor Morte’ dicono di “cadere dalle nuvole”. Secondo quanto riferito all’AGI dall’avvocato Mauro Valente, i familiari non hanno presentato alcuna denuncia e non hanno mai nemmeno avuto alcun sospetto. “Quando il loro congiunto è mancato dopo una lunga malattia non hanno notato alcuna anomalia” ha detto il legale, “Era un malato terminale e sarebbe potuto succedere da un momento all’altro. Anzi da un certo punto di vista l’hanno vissuto quasi come una liberazione da tutta la sofferenza che aveva provato”.

Straordinaria, secondo Valente, anche la decisione di riesumare 16 cadaveri. “In tutto il mio percorso professionale non ho mai sentito di un simile provvedimento nell’ambito di un’inchiesta; questo significa che qualche elemento in mano la Procura  lo deve avere, anche solo per affrontare gli oneri economici che comportano le riesumazioni, una spesa che immagino sia almeno di centomila euro”. Anche l’avvocato Raffaele Carone riferisce che i familiari della persona deceduta che assiste “non hanno presentato denuncia e nemmeno avevano avuto sospetti“.

Il giallo si espande

“Dopo la notizia dell’indagine – aggiunge – altri parenti di persone morte tra il novembre 2022 e il febbraio 2023 si sono presentati in studio per avere informazioni e capire se vada considerata la possibilità che sia successo qualcosa di simile a quello che viene ipotizzato essere successo per le parti offese indicate dalla Procura. Al momento però non sembrano emergere sospetti”. Nell’atto c’è elenco delle persone morte: molti anziani ma anche malati, purtroppo senza possibilità di guarigione, nate negli Sessanta, tra i quali una donna polacca.   

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