Il programma presentato dal presidente Roberto Occhiuto oggi in consiglio regionale (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO) ha innescato nell’aula di Palazzo Campanella un dibattito in cui inevitabilmente si rispecchia il gioco delle parti tra maggioranza e opposizione. Anzi, opposizioni, perché le posizioni della minoranza sembrano ancora più eterogenee del già cristallizzato schema che vede Pd-M5S-Amalia Bruni da un lato e il gruppo de Magistris dall’altro. Com’è ovvio i consiglieri di maggioranza intervenuti (tra i primi Crinò, De Francesco, De Nisi, Raso, Mattiani, Graziano) esprimono “profonda soddisfazione” per ciò che il governatore ha scritto nel suo programma, annunciando il voto favorevole, mentre quelli di opposizione (tra gli altri Alecci, Bevacqua, Irto, Mammoliti, Tavernise, Afflitto, Laghi e Lo Schiavo) manifestano il loro disappunto per ciò che non ha scritto, motivando il voto contrario.
Nessun riferimento alla ‘ndrangheta
Nessun riferimento alla ‘ndrangheta
Significativo l’intervento di Bruni, oggi nel Misto e già candidata alla Presidenza di Pd e M5S, secondo cui il programma di Occhiuto “lascia a desiderare dal punto di vista metodologico”. Mancano “totalmente” riferimenti “al fenomeno della ‘ndrangheta e al tema della sicurezza, alla povertà, alla scuola ed alla dispersione scolastica”. Bruni si è soffermata poi sul tema della sanità di cui aveva già parlato lo stesso Occhiuto: “Da parte nostra c’è una totale disapprovazione sull’eventuale uso del prestito della Cassa depositi e prestiti per ripianare il debito, perché peserebbe sulle spalle dei calabresi, mentre non è responsabilità loro ma del commissariamento. Dunque il minimo sindacale – ha detto Bruni – è chiedere che lo Stato se ne faccia carico”.
Acqua, rifiuti e regionalismo differenziato
Il capogruppo di “de Magistris presidente”, Ferdinando Laghi, ha espresso dubbi analoghi e ha chiesto che venga indicato un “orizzonte temporale per quantificare il debito”. Rispetto al servizio idrico, ha poi chiesto che “l’acqua venga sottratta al mercato allontanando al più presto i partner provati e rendendo non solo il capitale ma la gestione pubblica e realmente partecipata”. Sul tema rifiuti Laghi ha detto che “gli inceneritori sono dannosi, inutili e costosi”, mentre ha stigmatizzato che nel programma non ci sia “una parola sull’eolico selvaggio ampiamente infiltrato dalla ‘ndrangheta che continua a scempiare la nostra regione”. Con un accenno finale allo sviluppo del 5g che, secondo Laghi, “rappresenta un rischio e non un’opportunità, oltre ad essere potenzialmente rischioso per la salute”, mentre andrebbe “resa a norma banda ultralarga”. E invocando, come il collega Antonio Lo Schiavo, una presa di posizione chiara sul regionalismo differenziato.
s. pel.
LEGGI ANCHE | Caos sanità, Occhiuto rivela in consiglio regionale: “Lea non comunicati dal 2016”