Un bimbo è nato in ambulanza, in una corsa verso il punto nascita più vicino, a 55 km di distanza da casa sua.
E’ la storia accaduta e raccontata dai protagonisti via social, sulle loro pagine Facebook, con tanto di foto per celebrare l’evento, una vita che nasce. Tutto è accaduto la notte tra domenica e lunedì, con la chiamata giunta alla centrale operativa, con codice rosso a Condofuri Superiore, in provincia di Reggio Calabria.
E’ la storia accaduta e raccontata dai protagonisti via social, sulle loro pagine Facebook, con tanto di foto per celebrare l’evento, una vita che nasce. Tutto è accaduto la notte tra domenica e lunedì, con la chiamata giunta alla centrale operativa, con codice rosso a Condofuri Superiore, in provincia di Reggio Calabria.
Lo racconta l’autista soccorritore Catalano A., intervenuto assieme all’equipe di “Alfa Palizzi”, composta dal medico Giardiniere A. e dall’infermiere Cortese R., che giunti presso l’abitazione dalla quale è scattato il soccorso hanno trasportato una donna partoriente per 55 km per arrivare all’ospedale di Reggio, dove c’è il punto nascita più vicino dopo la chiusura di quello di Melito, a 20 km da Condofuri. Il bimbo, però, è nato prima di arrivare all’ospedale, sulla barella dell’ambulanza, poi l’arrivo all’ospedale Metropolitano per dare i primi soccorsi alla mamma ed al piccolo. Una storia a lieto fine, che però pone in evidenza i rischi che i cittadini sono costretti a vivere per essere soccorsi. Questa volta la notizia più importante è che mamma e bimbo stanno bene, grazie anche ai loro soccorritori. In foto in alto, estratta da Facebook, i protagonisti della storia. (a.m)
Redazione Calabria 7