di Danilo Colacino – La lotta all’abusivismo abitativo nella zona Sud del capoluogo è demandata a varie forze dell’ordine fra cui la polizia locale. Che in maniera autonoma si occupa, però, soltanto delle verifiche sugli alloggi assegnati dal Comune. E in che modo ce lo ha spiegato, in forma peraltro molto esauriente, il colonnello con incarichi speciali Amedeo Cardamone ovvero il vicecomandante del Corpo.
Un alto ufficiale che ha contattato noi di calabria7.it per fare chiarezza in merito al nostro articolo, pubblicato ieri, sulla cosiddetta attività di ‘censimento’ delle case popolari di Viale Isonzo e Via Teano. Operazione di una certa complessità sotto il profilo tecnico, svolta in modo congiunto da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, e, in funzione ausiliaria, anche dagli stessi Vigili. Ma con un contingente di agenti e funzionari di solito impiegati in un numero variabile mai al di sotto delle diverse decine (si parla complessivamente di 40 o 50 uomini, insomma). Cosa diversa, invece, è il cosiddetto accertamento.
Un alto ufficiale che ha contattato noi di calabria7.it per fare chiarezza in merito al nostro articolo, pubblicato ieri, sulla cosiddetta attività di ‘censimento’ delle case popolari di Viale Isonzo e Via Teano. Operazione di una certa complessità sotto il profilo tecnico, svolta in modo congiunto da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, e, in funzione ausiliaria, anche dagli stessi Vigili. Ma con un contingente di agenti e funzionari di solito impiegati in un numero variabile mai al di sotto delle diverse decine (si parla complessivamente di 40 o 50 uomini, insomma). Cosa diversa, invece, è il cosiddetto accertamento.
Un’attività, quest’ultima, che consiste nella verifica della ‘regolare occupazione’ di un alloggio pubblico, da eseguire a seguito di richiesta del diretto interessato (requisito fondamentale nella fattispecie) a domicilio o negli uffici del Comando di polizia municipale mediante la verifica dei documenti prodotti (ad esempio bollette pagate relative a una qualsiasi utenza domestica a nome del dimorante per la residenza di riferimento).
Già perché, in virtù di una normativa regionale ad hoc, se si dimostra la continuità della permanenza in uno di tali appartamenti, dal 2015 a oggi, si acquisisce il diritto a restarvi. Una sorta di…possesso vale titolo, per così dire, giudicata dal legislatore meritevole di sanatoria. Ragion per cui, questo tipo di riscontro è demandato a un paio di vigili che però non corrono rischi paragonabili a quelli a cui si va incontro quando ci si reca direttamente a censire le famiglie residenti in talune zone ‘calde’ della città. Una dettagliata ricostruzione dei termini del mandato assegnato ai poliziotti locali fatta, come premesso, dal colonnello Cardamone che ha chiosato rivolgendo un pensiero a quanti ha orgogliosamente definito i “miei colleghi”.
A riguardo ha affermato: “Non ci avvaliamo certo di supereroi. Bensì di personale molto qualificato, a cui si cerca di garantire il massimo della sicurezza personale durante il servizio e quindi nell’adempimento del proprio dovere, che espleta la normale attività prevista dalla funzione ricoperta”.