Lucano: “Non voglio alibi, non ero consapevole di commettere reato”

"Io ero sindaco, ma c'erano anche la Prefettura e altri enti che chiedevano sempre numeri alti di accoglienza dei migranti"
Mimmo Lucano

“Ieri avevo la speranza di una assoluzione piena, avevo colto alcuni segni che lasciavano sperare bene. Questo reato di associazione a delinquere. Come io ero sindaco c’erano anche la Prefettura e altri enti che chiedevano sempre numeri alti di accoglienza dei migranti. Ci sono delle responsabilità che andavano condivise. Alla fine ho dovuto pagare solo io con una condanna assurda come se avessi fatto un reato di mafia o ucciso qualcuno”. Lo ha detto l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano parlando a Tagadà su La7. “Io non voglio costruire alibi – ha aggiunto Lucano – io assolutamente non ero consapevole di stare compiendo un reato. Io ero consapevole del fatto che questo piccolo Comune semi abbandonato ha dato una risposta ad un problema, semplice, tramite l’accoglienza. È stata una azione che volevo raggiungesse l’obiettivo di riscattare la mia terra, spesso conosciuta per alti motivi”.

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