Luci accese ma non risponde al telefono: 23enne trovato morto in casa

Quando i soccorsi sono entrati in casa, il 23enne giaceva nella sua stanza come addormentato
Tragedia a Cosenza, neonato di 22 giorni trovato morto in una culla

Le luci in casa erano accese ma lui non rispondeva né al telefono né al citofono. Così è partito l’allarme di familiari e vicini che ha portato poi alla terribile scoperta del corpo senza vita di Giulio Betti, un ragazzo veneziano di soli 23 anni, trovato morto in casa a Fano, nelle Marche. Una morte prematura e inattesa che ha sconvolto famigliari, amici e colleghi del ragazzo e per la quale al momento ancora non c’è una spiegazione. Quando, a seguito della segnalazione, i vigili del fuoco sono entrati nell’abitazione dove viveva da solo, forzando la porta di ingresso, il 23enne era già morto e i sanitari hanno solo potuto accertarne il decesso.

Quando i soccorsi sono entrati in casa la sera di martedì scorso, dopo ore di inutili tentativi di contattarlo da parte dei parenti, il 23enne giaceva nella sua stanza come addormentato. Un primo esame esterno del corpo non ha rinvenuto segni di violenza o altre ferite che possano far pensare a un evento traumatico o violento. Per questo l’ipotesi privilegiata è quella di un malore improvviso. Per accertare la natura esatta del decesso del 23enne, però, la Procura di Pesaro ha disposto l’autopsia. Solo i risultati dell’esame poste mortem, infatti, daranno un quadro più chiaro di quanto accaduto. Dopo il via libera dei magistrati, la salma verrà riportata in Veneto, a Malcontenta, dove abita la famiglia e dove Giulio Betti ha risieduto fino a poco tempo fa. Qui infatti ci sarà l’ultimo saluto coni funerali nella chiesa di Sant’Ilario, il 23 dicembre alle 15.

Quando i soccorsi sono entrati in casa la sera di martedì scorso, dopo ore di inutili tentativi di contattarlo da parte dei parenti, il 23enne giaceva nella sua stanza come addormentato. Un primo esame esterno del corpo non ha rinvenuto segni di violenza o altre ferite che possano far pensare a un evento traumatico o violento. Per questo l’ipotesi privilegiata è quella di un malore improvviso. Per accertare la natura esatta del decesso del 23enne, però, la Procura di Pesaro ha disposto l’autopsia. Solo i risultati dell’esame poste mortem, infatti, daranno un quadro più chiaro di quanto accaduto. Dopo il via libera dei magistrati, la salma verrà riportata in Veneto, a Malcontenta, dove abita la famiglia e dove Giulio Betti ha risieduto fino a poco tempo fa. Qui infatti ci sarà l’ultimo saluto coni funerali nella chiesa di Sant’Ilario, il 23 dicembre alle 15.

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