Si è spento ieri, all’età di 89 anni, Cesare Mulè, giornalista, storico, poeta e uomo di cultura, che ha servito Catanzaro da sindaco per quasi quattro anni a cavallo tra febbraio 1977 e gennaio 1981. I funerali si terranno oggi, 17 gennaio, alle 15.30 nella chiesa del Santissimo Salvatore nel rione De Filippis.
Il cordoglio di Abramo
Il cordoglio di Abramo
“Con lui – ha dichiarato Sergio Abramo – finisce la storia dei catanzaresi che hanno amato fortemente la città. Il suo cuore era diviso in due: metà per la famiglia, metà per il capoluogo.” L’attuale sindaco di Catanzaro è arrivato tra i primi nella sala consiliare della Provincia dove è stata allestita la camera ardente per dare l’ultimo saluto a “una persona leale e perbene”. Abramo ha descritto Cesare Mulè come “un personaggio che ha nutrito un amore per la città non commisurabile. Una persona dalla grande signorilità e preparazione culturale”.
Il ricordo degli amici
In fila tra le persone che hanno voluto tributare l’ultimo saluto all’ex sindaco di Catanzaro c’era anche Filippo Capellupo, presidente Unpli Calabria (l’unione delle Pro Loco), che ricorda il già primo cittadino come “Il mio padre putativo”. Mulè diede vita all’Unpli nella provincia di Catanzaro estendendola a livello regionale. Fu anche presidente vicario di UnionTurismo a livello nazionale. “Un testimone della bellezza e della cultura di questa città” ribadisce Capellupo che annuncia una serie di iniziative per mantenere vivo il ricordo di Mulè tra i più giovani. “Stiamo decidendo con gli amici della Pro Loco un modo per ricordare figura di Cesare e il suo impegno per promuovere questa città con rispetto e dignità”. All’esterno del Palazzo della Provincia incontriamo anche Gerardo Gambardella, già direttore di Telespazio, che commemora Mulè come “un maestro di diplomazia che cercò sempre di poter mantenere alta l’immagine della città. Una persona leale, onesta, corretta, che diede anche esempio della sua correttezza amministrativa”. (m. l.)