Questa mattina a Castenaso, in provincia di Bologna, si sono svolti i funerali di Alessia e Giulia Pisanu, le due sorelle investite da un treno nella stazione di Riccione la mattina di domenica 31 luglio. “Il dolore è enorme, il male sembra avere vinto. Noi oggi quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi sussurriamo, ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male”. Lo ha detto il parroco di Castenaso, don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell’omelia. Questa mattina alle 8 nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio a Castenaso è stata aperta la camera ardente e alle 10.30 si sono celebrate le esequie. Una cerimonia pubblica aperta a tutti, perché le due sorelle, come si legge in una nota del Comune, “erano molto amate in paese”.
Vittorio Pisanu, padre delle ragazze, non si dà pace. “Avrei dovuto portarle io in auto in riviera ma non mi sentivo bene, così le ho fatte andare in treno”. La madre delle ragazze, che da qualche mese si è trasferita in Romania, suo paese di origine, è partita appena ricevuta la notizia. Da giorni davanti all’abitazione delle due sorelle nelle campagne di Madonna di Castenaso, dove ora sono rimasti il padre Vittorio e l’altra sorella Stefania, tante persone hanno portato fiori e segni di vicinanza. “La famiglia – ha spiegato il sindaco di Castenaso Carlo Gubellini – ha deciso di lasciare la propria casa aperta: chiunque passa e vuole fermarsi viene accolta”. Anche in stazione a Riccione, dove intanto continuano gli accertamenti delle autorità, le persone hanno portato fiori e biglietti sul primo binario, dove Alessia e Giulia hanno perso la vita.
Vittorio Pisanu, padre delle ragazze, non si dà pace. “Avrei dovuto portarle io in auto in riviera ma non mi sentivo bene, così le ho fatte andare in treno”. La madre delle ragazze, che da qualche mese si è trasferita in Romania, suo paese di origine, è partita appena ricevuta la notizia. Da giorni davanti all’abitazione delle due sorelle nelle campagne di Madonna di Castenaso, dove ora sono rimasti il padre Vittorio e l’altra sorella Stefania, tante persone hanno portato fiori e segni di vicinanza. “La famiglia – ha spiegato il sindaco di Castenaso Carlo Gubellini – ha deciso di lasciare la propria casa aperta: chiunque passa e vuole fermarsi viene accolta”. Anche in stazione a Riccione, dove intanto continuano gli accertamenti delle autorità, le persone hanno portato fiori e biglietti sul primo binario, dove Alessia e Giulia hanno perso la vita.
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