“Anche quest’anno siamo in piazza con i problemi di sempre, con i lavoratori stagionali – bagnini, cuochi, camerieri, barman – sfruttati con turni di lavoro insostenibili; ipersfruttati, in questi pochi mesi di stagione, senza nemmeno il giorno libero per recuperare condizioni psicofisiche normali, dove viene richiesta la reperibilità ma senza nessuna indennità, ed in caso di malattia subentra l’accordo ‘la trattativa privata’ con il datore di lavoro!”. Lo scrive l’Usb (Unione sindacale di base) di Catanzaro sulla base della “denuncia dei lavoratori, i quali hanno pure paura di perdere quel poco di lavoro stagionale nell’anno in corso e negli anni successivi”.
“Intervenire dove lo sfruttamento è maggiore”
“Intervenire dove lo sfruttamento è maggiore”
Ecco perché l’Usb si è fatta promotrice di una “riunione presso l’ispettorato del lavoro di Catanzaro, durante la quale dove abbiamo fatto rilevare le varie denunce arrivate. Lavoratori che – prosegue l’Usb – vengono assunti con contratti di 4 ore giornaliere e lavorano dall’alba al tramonto, mentre altri lavorano in ambienti non ventilati e sottoposti alle calorie delle cucine oltre a quelli del clima in corso; altri ancora che, dopo aver lavorato, non vengono pagati. Si tratta di un vizio molto diffuso in questo periodo, ecco perché l’iniziativa con la direzione provinciale del lavoro, per interventi mirati dove lo sfruttamento è maggiore”.
“Basta dire che i giovani non vogliono lavorare!”
Inoltre, a giudizio dell’Usb, “bisogna mettere una pietra sulla polemica che i giovani non vogliono lavorare; il problema è facilissimo da risolvere: basta che a chi lavora alcuni mesi l’anno, venga assicurata la buona continuità di servizi necessari al sistema turismo – in una regione come la nostra a vocazione turistica – e che vengano garantiti i diritti essenziali: il rispetto del contratto nazionale, quindi uno stipendio dignitoso e un orario di lavoro che non cade nello sfruttamento, e soprattutto una disoccupazione equa che non consegni, i nostri giovani, dopo le acute faticate della stagione, a una condizione di silenzio economico e sociale”.
L’Usb fa sapere infine che “i banchetti proseguiranno in tutte le località turistiche della Calabria al fine di evitare che finita la stagione estiva si lasciano andare tutte le problematiche denunciate ed il prossimo anno siamo sempre ‘punto e a capo’”.