Dopo la morte di Silvio Berlusconi il governo ha dichiarato una giornata di lutto nazionale per mercoledì, 14 giugno 2023, quando si terranno i funerali di Stato nel Duomo di Milano. Il dispositivo è stato firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Ma cosa cambia, in concreto, durante una giornata di lutto nazionale? Ci sono degli automatismi precisi previsti dal cerimoniale da adottare in questi casi.
Cosa cambia con il lutto nazionale per Berlusconi
Cosa cambia con il lutto nazionale per Berlusconi
Quando muoiono delle personalità importanti il governo dichiara il lutto nazionale e attiva il dispositivo per i funerali di Stato. C’è un ufficio di Palazzo Chigi che se ne occupa, l’Ufficio del Cerimoniale di Stato, che dispone e organizza le “Esequie di Stato”. La giornata di lutto può essere anche di tipo locale. Nel caso di Berlusconi, la presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto che “A seguito del decesso del dottor Silvio Berlusconi, già presidente del Consiglio dei ministri, si dispone dal 12 al 14 giugno 2023 l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Nella giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è dichiarato lutto nazionale“.
Cosa prevede la cerimonia
Oltre alle bandiere a mezz’asta, il cerimoniale prevede che il Ministero degli Affari Esteri fornisca istruzioni ai titolari delle Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e può chiedere l’esposizione delle bandiere a mezz’asta anche ai Rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano. Le bandiere esposte all’interno hanno due strisce di velo nero a cravatta, in segno di lutto. Se lo scomparso è titolare di un organo pubblico, la camera ardente può essere allestita nella sede della stessa istituzione di appartenenza. Negli altri casi si segue la volontà della famiglia, la consuetudine dell’ente o le consuetudini locali. La famiglia dello scomparso sceglie il luogo della celebrazione, consultandosi con l’Ufficio del cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli esponenti del governo hanno annullato eventi e impegni in agenda: nel periodo di lutto, come da previsione di una circolare di Palazzo Chigi, le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per le manifestazioni di beneficenza. In generale, i funerali di Stato spettano ai presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Possono inoltre essere rese, su delibera del Consiglio dei Ministri, a personalità che abbiano offerto particolari servizi alla Patria o cittadini che abbiano illustrato la Nazione, o cittadini caduti nell’adempimento del dovere o vittime di azioni terroristiche o di criminalità organizzata.