Si sono svolti oggi, davanti al gip del Tribunale di Catanzaro, gli interrogatori di garanzia di alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta Maestrale-Carthago, coordinata dalla Dda del capoluogo. Nazzareno Prostamo e Giuseppe Prostamo (difesi dagli avvocati Pietro Chiodo e Angela Carnovale, sostituiti entrambi dall’avvocato Antonella Bagnato), accusati entrambi di associazione di stampo mafioso in quanto avrebbero fatto parte del clan di Mileto (il primo quale capo promotore, il secondo quale partecipante), hanno risposto a tutte le domande del gip, dichiarando la propria totale estraneità ai fatti contestati.
In particolare, Nazzareno Prostamo ha riferito di essere stato arrestato ininterrottamente da circa 30 anni (dal ’95 a oggi), contestando tutte le accuse dei collaboratori di giustizia nei suoi confronti, ritenute mendaci e calunniose.
Interrogatorio anche per Domenico Cichello
Interrogatorio anche per Domenico Cichello
Sentito dal gip di Vibo anche Domenico Cichello, difeso dagli avvocati Chiodo e Cianferoni, in sostituzione del legale Calderazzo. L’indagato, in un’ora di interrogatorio, ha risposto a tutte le domande del gip, dichiarando la propria estraneità ai fatti estorsivi contestati nei suoi confronti, riferendo in particolare di aver lavorato fin da bambino nell’azienda di famiglia. I legali difensori di Cichello hanno dunque chiesto la revoca della misura nei confronti del proprio assistito o la sostituzione con quella dei domiciliari anche con finalità terapeutiche, vista la grave patologia cardiovascolare e depressione psichica, già dichiarate incompatibili con il regime carcerario dallo stesso magistrato che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare.