Il Tribunale del Riesame di ha accolto il ricorso degli avvocati Francesco Muzzopappa e Cosimo Tripodi nei confronti di Gregorio Coscarella, 40 anni, di San Gregorio d’Ippona, nipote del defunto boss Rosario Fiarè, arrestato dai carabinieri nell’ambito dell’operazione denominata “Maestrale” coordinata dalla Dda di Catanzaro. Il giovane imprenditore vibonese lascia il carcere e passa agli arresti domiciliari.
“Il volto presentabile della ‘ndrina”
“Il volto presentabile della ‘ndrina”
A Coscarella viene mossa l’accusa di associazione mafiosa, ed in particolare di essere un partecipe attivo della ‘ndrina dei Fiarè, rappresentava il volto “presentabile” del sodalizio, ostentando lontananza dallo zio, ma di fatto rimanendo a sua completa disposizione. Secondo gli inquirenti avrebbe esercitato il potere dell’organizzazione di appartenenza nello specifico settore imprenditoriale della somministrazione del servizio mensa presso le strutture ospedaliere della Provincia di Vibo Valentia, svolgendo un ruolo riconosciuto da tutti i sodalizi ‘ndranghetistici della zona, riuscendo a garantire il monopolio o comunque l’infiltrazione della ‘ndrangheta in tale redditizio ambito, influenzando la concessione di appalti, l’assunzione di personale, la fornitura di merci e servizi, a tal fine gestendo, in forza della sua appartenenza alla ‘ndrangheta e per conto della propria articolazione, direttamente o indirettamente rapporti con altri esponenti mafiosi, con imprenditori, con appartenenti a pubblici uffici e con uomini politici”.
Le altre ipotesi accusatorie
Nei confronti di Coscarella vengono poi ipotizzati i reati di corruzione e scambio elettorale politico
mafioso in concorso con Domenico Colloca (imprenditore ed ex assessore a Mileto), Clemente Mazzeo di Mileto e l’ex dirigente dell’Asp di Vibo Cesare Pasqua in occasione delle elezioni regionali del gennaio 2020 nelle quali era candidato Vincenzo Pasqua (figlio di Cesare). In un caso per Coscarella e Colloca viene ipotizzato anche il reato di truffa in ordine alla somministrazione dei pasti negli ospedali. Sulla sua posizione e la gradazione della misura l’avvocato Francesco Muzzopappa dopo la decisione del Riesame ha dichiarato che quella del Tdl è “una decisione importante, miriamo a dimostrare, a breve, in altre sedi la totale estraneità del nostro assistito rispetto alle accuse formulate dalla Dda e andremo avanti su questa strada”.