Secondo le ipotesi di accusa entrambe avrebbero minacciato, picchiato, vessato alcuni bambini di un istituto per l’infanzia di Marcellinara nel Catanzarese
di Gabriella Passariello
di Gabriella Passariello
Schiaffeggiati, minacciati, costretti ad umilianti punizioni, sottoposti ad atti di violenza fisica e psicologica, obbligati a non dire nulla ai propri genitori di quanto accadeva in classe. Con l’accusa di maltrattamenti ai danni di alcuni bimbi della scuola dell’infanzia di Marcellinara, il gup del Tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha disposto un rinvio a giudizio e una condanna a carico di due maestre. In particolare ha rinviato a giudizio C. P. 40enne, mentre ha condannato R. S., 57 anni, che ha scelto il rito abbreviato, a 1 anno e 4 mesi come richiesto in aula dal pubblico ministero, richieste a cui si sono associati gli avvocati Stefania Mantelli e Antonio Lomonaco, difensori di parte civile di alcuni genitori. Secondo le ipotesi di accusa R. S., in diverse occasioni, avrebbe afferrato i bimbi dal braccio, li avrebbe strattonati, costretti a stare seduti ad una sedia per punizione. Li avrebbe schiaffeggiati, ad un bambino gli avrebbe finanche spostato la sedia per farlo cadere a terra e ad un altro, simulando di dargli uno schiaffo, lo avrebbe minacciato dicendogli: “prova a dirlo un’altra volta”. C. P. si sarebbe rivolta ai piccoli alunni chiamandoli sciocchi proferendo nei loro confronti frasi minacciose del tipo: “eh perché se no ti prendo a schiaffi, ti faccio la faccia quanto un pallone”. Avrebbe costretto un bambino a stare inginocchiato per terra con le mani dietro la schiena e avrebbe spinto fuori dalla finestra altri due bimbi, “rei” di aver fatto cadere un libro, minacciandoli di schiaffeggiarli. I fatti sarebbero avvenuti, secondo le indagini condotte dalla Squadra mobile e coordinate dal sostituto procuratore Stefania Paparazzo, a partire da gennaio 2017, fatti testimoniati da una serie di registrazioni audio-visive.
Redazione Calabria 7