“L’associazione Croce Bianca Lamezia, al pari del signor Tommaso Strangis, è stata totalmente prosciolta da tutte le accuse da parte del gip Paola Ciriaco che, anche nei confronti dell’ente, ha emesso sentenza di non luogo a procedere non ravvisando elementi neppure per sostenere un processo”. Lo affermano in una nota gli avvocati Irene Strangis, Mariano Buratti, Benedetto Buratti, legali di Strangis e dell’associazione Croce Bianca, nel procedimento che ipotizzava tra l’altro i reati di associazione mafiosa e concorrenza sleale.
“Precisiamo anche – aggiungono i legali – che il nostro assistito, come erroneamente apparso (ancora una volta) su alcuni articoli, non si è mai interessato di onoranze funebri. Con la pronuncia di ieri termina, per il nostro assistito e per l’associazione da lui fondata, un calvario giudiziario che ha visto Strangis sottoposto a carcere duro e l’Associazione Croce Bianca Lamezia ad una amministrazione giudiziaria che l’ha irreversibilmente danneggiata. Siamo tuttavia convinti – concludono – che si potrà riprendere il cammino da dove si è bruscamente ed ingiustamente interrotto al servizio dei cittadini e, come ampiamente dimostrato, nel pieno rispetto della legalità”.
“Precisiamo anche – aggiungono i legali – che il nostro assistito, come erroneamente apparso (ancora una volta) su alcuni articoli, non si è mai interessato di onoranze funebri. Con la pronuncia di ieri termina, per il nostro assistito e per l’associazione da lui fondata, un calvario giudiziario che ha visto Strangis sottoposto a carcere duro e l’Associazione Croce Bianca Lamezia ad una amministrazione giudiziaria che l’ha irreversibilmente danneggiata. Siamo tuttavia convinti – concludono – che si potrà riprendere il cammino da dove si è bruscamente ed ingiustamente interrotto al servizio dei cittadini e, come ampiamente dimostrato, nel pieno rispetto della legalità”.