Mafie, il sottosegretario Ferro: “Lo Stato è capace di tenere sempre la barra dritta”

"Serve una rivoluzione delle coscienze, una assunzione di responsabilita' da parte di ogni cittadino nelle piccole e grandi scelte di ogni giorno"
wanda ferro

“Credo che il modo migliore per rendere omaggio alle vittime innocenti di mafia sia quello di dimostrare che lo Stato è capace di tenere la barra dritta nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Un’azione che il governo ha messo in campo fin dal suo insediamento con una linea di fermezza, a partire dalla difesa dei capisaldi della nostra legislazione antimafia come l’ergastolo ostativo e il carcere duro, dal sostegno alle forze dell’ordine, dal potenziamento degli apparati investigativi e di controllo del territorio, dall’impegno sul tema del riutilizzo a fini sociali ed istituzionali dei beni confiscati”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

“La cattura di Matteo Messina Denaro – prosegue – ha rappresentato anche dal punto di vista simbolico lo straordinario impegno di uno Stato che non molla mai la presa, ma quell’impegno e’ fatto soprattutto di un lavoro quotidiano tenace, silenzioso, coraggioso, condotto da uomini e donne che hanno scelto da quale parte stare. Giornate come questa servono a fare comprendere soprattutto ai piu’ giovani che la nostra liberta’ e’ frutto soprattutto del sacrificio di chi si e’ schierato dalla parte della legalita’ e della giustizia, di chi non si e’ voltato dall’altra parte, di chi ha subito sulla propria pelle la ferocia della mafia. Accanto a quello della repressione l’impegno dello Stato deve essere quello di promuovere la cultura della legalita’ ad ogni livello, perche’ non basta combattere il male mafioso ma serve anche costruire gli anticorpi sociali. Serve una rivoluzione delle coscienze, una assunzione di responsabilita’ da parte di ogni cittadino nelle piccole e grandi scelte di ogni giorno”.

“La cattura di Matteo Messina Denaro – prosegue – ha rappresentato anche dal punto di vista simbolico lo straordinario impegno di uno Stato che non molla mai la presa, ma quell’impegno e’ fatto soprattutto di un lavoro quotidiano tenace, silenzioso, coraggioso, condotto da uomini e donne che hanno scelto da quale parte stare. Giornate come questa servono a fare comprendere soprattutto ai piu’ giovani che la nostra liberta’ e’ frutto soprattutto del sacrificio di chi si e’ schierato dalla parte della legalita’ e della giustizia, di chi non si e’ voltato dall’altra parte, di chi ha subito sulla propria pelle la ferocia della mafia. Accanto a quello della repressione l’impegno dello Stato deve essere quello di promuovere la cultura della legalita’ ad ogni livello, perche’ non basta combattere il male mafioso ma serve anche costruire gli anticorpi sociali. Serve una rivoluzione delle coscienze, una assunzione di responsabilita’ da parte di ogni cittadino nelle piccole e grandi scelte di ogni giorno”.

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