Magorno: “Il Pd ha abdicato alla sinistra radicale. Irreali gli attacchi a Gratteri”

Stamattina, il senatore di Italia Viva è stato a Mirto Crosia per "incontrare amici e simpatizzanti del Terzo Polo"
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“Continua il nostro viaggio lungo la Calabria. Questa mattina sono stato a Mirto Crosia per incontrare amici e simpatizzanti del Terzo Polo. La costante di questi giorni è l’entusiasmo crescente che si tocca con mano parlando con i cittadini. Non promettiamo l’impossibile, ma ci impegniamo a essere in prima linea per portare avanti le istanze dei nostri territori che, se opportunamente valorizzati, possono davvero trovare quel riscatto atteso da tempo. È il momento della serietà e della concretezza, quelle caratteristiche che non fanno più parte dell’agire politico del PD che ha abdicato a quella che era la propria tradizione per prendere una connotazione di estrema sinistra e la dimostrazione ci arriva proprio dalla Calabria”. Così il senatore di Italia Viva e candidato alla Camera dei deputati Ernesto Magorno, intervenuto a Mirto Crosia, nel Cosentino.

L’attacco ad Aieta

L’attacco ad Aieta

Il coordinatore regionale di Iv ha proseguito: “Nelle scorse ore ho letto di un attacco ingeneroso da parte del segretario della Federazione provinciale del Pd Cosenza contro Giuseppe Aieta, che da poco ha aderito alla nostra formazione (LEGGI QUI). Bene, è doveroso dire che Giuseppe Aieta, la cui crescita non è legata alle strutture di apparato, ma alla formazione nelle sezioni e nei municipi, nella sua esperienza politica ha dato tanto per ricevere molto di meno. Grazie alla sua lungimiranza e al suo impegno a servizio delle comunità è riuscito a realizzare tanto per la nostra regione e per la sua città. Lo dicono i fatti”.

Le critiche “fuori luogo” a Gratteri

Magorno ha concluso: “Sempre nelle scorse ore ho letto di critiche fuori luogo e per certi versi irreali a Nicola Gratteri. Mi auguro, da autentico garantista, che le persone coinvolte nel recente blitz nel cosentino possano dimostrare di essere estranei ai fatti. Ma non ha senso mettere in discussione il prezioso lavoro svolto dal procuratore di Catanzaro che con il suo straordinario impegno, insieme a quello di tutti i magistrati e le forze dell’ordine, è la prova che la legge e le istituzioni esistano in Calabria e sono un presidio per la società sana e pulita della nostra regione. Nei prossimi giorni continueremo, insieme a Maria Elena Boschi, il racconto delle idee e dei nostri punti programmatici per il futuro dell’Italia e della Calabria”.

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