ll Codacons a distanza di pochi mesi torna a denunciare i disagi subiti dagli utenti di Libero e Virgilio ed è pronto ad una class action per il black out dei servizi di posta elettronica Libero e Virgilio, fuori uso da oltre un giorno. Dopo i disservizi di ieri dovuti a una non meglio specificata (né anticipata agli utenti) “manutenzione programmata”, e nonostante l’azienda in una nota garantisse servizi “pienamente accessibili”, questa mattina la piattaforma non è raggiungibile o comunque presenta diffusi malfunzionamenti. Un disservizio che sta creando enormi disagi specie a chi usa i servizi per motivi professionali, e ha attivato account a pagamento; ma che non risparmia conseguenze anche in termini personali.
La diffida prima della class action
La diffida prima della class action
La storia si è quindi ripetuta: lo scorso gennaio un down senza precedenti aveva reso i servizi di posta inaccessibili per quasi una settimana. Ora, di nuovo, gli utenti sono costretti ad aspettare una soluzione che tarda ad arrivare. “Per tale motivo – fanno sapere dal Codacons – abbiamo deciso di inviare una formale diffida alla società Italia Online che gestisce i due servizi, chiedendo non solo di riattivare immediatamente la posta elettronica e risolvere i problemi tecnici, ma anche di disporre indennizzi diretti in favore di tutti gli utenti coinvolti nel disservizio. Qualora l’azienda dovesse negare i diritti dei consumatori, siamo pronti ad avviare una class action a tutela dei 9 milioni di italiani danneggiati dal black out di Libero e Virgilio”.
Codici chiede il rimborso per i disagi subiti
Le segnalazioni dei disservizi sono in aumento e anche l’associazione Codici si è attivata per tutelare gli utenti, per i quali chiede un indennizzo. “I disagi sono notevoli – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e non bisogna sottovalutare il fatto che finora non sono state fornite informazioni adeguate agli utenti. C’è chi teme di aver perso le proprie e-mail e non è un dettaglio. Molte comunicazioni importanti, infatti, ormai avvengono tramite posta elettronica, senza dimenticare chi la usa per lavoro. Ci auguriamo che arrivino presto chiarimenti dalla società Italia Online, che gestisce i due servizi, sulle cause del blackout e sui tempi previsti per il ritorno alla normalità. Visti i gravi disagi provocati, riteniamo inoltre doveroso predisporre un indennizzo per gli utenti”.