Malapigna, il Riesame di Reggio rimette in libertà Pittelli ma non potrà fare l’avvocato per un anno

I giudici hanno revocato gli arresti domiciliari sostituendoli con il divieto di esercitare la professione per i prossimi dodici mesi

Giancarlo Pittelli torna in libertà ma non potrà esercitare la professione di avvocato per i prossimi dodici mesi. Così ha deciso il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria presieduto dal giudice Antonino Francesco Genovese (a latere Aurelia Patrone e Giuseppe Saverio Santagati) accogliendo l’appello presentato dagli avvocati difensori Salvatore Staiano, Giandomenico Caiazza e Guido Contestabile. Il ricorso era contro l’ordinanza con la quale il Tribunale di Palmi nello scorso mese di febbraio aveva rigettato una prima istanza contro la misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip nell’ambito dell’inchiesta Malapigna coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

Revocati i domiciliari

Revocati i domiciliari

Il dispositivo del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria sostituisce la misura coercitiva degli arresti domiciliari con il divieto di esercitare la professione di avvocato per dodici mesi. Pittelli torna dunque in libertà.

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