“Quanto sta accadendo in questi giorni comprova l’inefficienza e l’inutilità dei commissariamenti ultradecennali in sanità e la incapacità di questi di modificare in positivo la situazione delle già difficili condizioni degli ospedali calabresi. Nessun miglioramento, nessun risultato positivo, ma solo aumento del deficit e carenza palese dei servizi. Una Caporetto che è sotto gli occhi di tutti e che sta ulteriormente peggiorando con l’aumento del Covid. Gente che muore nelle ambulanze, persone che vengono dirottate da un ospedale all’altro, mancanza di posti letto, turni impossibili per gli operatori”. È quanto afferma in una nota il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno.
“Mettere fine al commissariamento”
“Mettere fine al commissariamento”
“Finora – continua – il sistema ha retto per l’azione eroica dei sanitari e degli infermieri che stanno facendo sacrifici immani per poter rendere meno complicata la vita dei pazienti. Ma non si può sempre vivere nell’emergenza e nell’incertezza. La Lega, quindi, chiede al ministro della Salute e al Governo intero di mettere fine al disastro del commissariamento e di restituire la sanità ai calabresi. Naturalmente, assumendosene tutte le responsabilità per il fallimento causato e, quindi, sopportando i costi del deficit e delle attuali necessità sia di personale che strumentali.
Una presunta riorganizzazione e piano sanitario di rientro che non sono mai partiti, non potendo questi essere portati avanti da estranei lontani dal comprendere le difficoltà della sanità calabrese e spesso, anche, da chi non ha idea di cosa siano gli ospedali. Oggi la Lega dice basta e chiede a gran voce di poter essere la protagonista della rinascita della propria regione, anche nella difficile ed attuale disastrosa rete sanitaria, conseguenza di oltre un decennio di evidente incapacità gestionale”.